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Divieto di transito

Divieto di transito

Sconfinava volentieri. Nei suoi movimenti avverti quel dono che si chiama libertà. Ai imbatté un giorno in due indemoniati che parevano davvero il simbolo di chiusura. Il male è ostacolo al cammino e sbarra la strada. Il male ha solo parvenza di libertà mentre in realtà non fa che chiudere passaggi, impedire cammini, sbarrare percorsi.  Il vero tormento del male è sapere che non avrà lunga vita nell'uomo perché l'uomo è tempio dello Spirito.
Data :30 Giugno 2021
Ricordati che sei stato liberato. Apri dunque!

Ricordati che sei stato liberato. Apri dunque!

Occorrerà stare in ascolto della Parola venuta dal cielo, per comprendere bene come sia quel regno dei cieli di cui ora possiedi le chiavi. Quando ti trovi in mano le chiavi di una casa che non è tua, si comprende che la cosa umanamente più scontata da fare sia proprio quella di non far entrare alcuno. Pensieri di carne e sangue. Pietro e Paolo, vengono ricordati assieme e, ogni volta, sembra un paradosso evangelico perché sappiamo bene che qualche scaramuccia tra i due c'è stata. E non certo di poco conto. Si discuteva sull'apertura della comunità...
Data :29 Giugno 2021
Ora ti precede quieto

Ora ti precede quieto

Rimase affascinato da certe chiavi di interpretazione della vita con le quali Gesù apriva varchi tra le folle, porte di casa, brecce nel cuore. E perfino tombe sigillate per sempre. Faccende chiuse su cui l'uomo ci mette una pietra, Lui sapeva riaprirle in favore della Vita stessa. La rinuncia, il lutto (cioè l'adattassi da parte dell'essere umano alla perdita e alla privazione) sono movimenti che fanno parte della vita. Nel corso della nostra esistenza ogni essere umano è chiamato ad attraversarli e sono condizione essenziali per la crescita. Seguire Gesù è sempre un ritornare alla vita. Risorgere - appunto! - da ogni perdita, da ogni impoverimento. 
Data :28 Giugno 2021
… liberaci dal male

… liberaci dal male

Il Vangelo di Marco è pieno zeppo di racconti di miracoli. Imbarazzante faccenda, soprattutto per l'uomo moderno questa dei miracoli. Se già al tempo di Gesù molti ne restavano perplessi o meravigliati, quanto più oggi manifestiamo scetticismo, perché abbiamo imparato a credere nella scienza... e forse, oggi, neppure più a quella. Quando un essere umano è malato, ci si chiede subito: che vita è? Si può ancora credere alla vita quando s'è conciati come la donna che perde sangue da dodici anni o quando ti muore una figlia?  Ci basterebbe quella decenza di non dire nulla che tanto rischiamo di dire solo parola di circostanza, frasi fatte. Ci basterebbe scansarci un po' e dire dal profondo di un cuore in ricerca: «Maranathà, vieni Signore Gesù».
Data :27 Giugno 2021
Sotto il nostro tetto

Sotto il nostro tetto

Non sono i grandi sconvolgimenti del mondo che ci spingono a chiedere aiuto ma quel fastidio, quel dolore, quel problema che ci cade addosso nella nostra singolare unicità. E quando il dolore diventa un tuo dolore allora è il mondo intero che ti crolla addosso. Come una tegola dal tetto. Il centurione sa bene cosa sia il potere. Potere è volere il bene altrui.
Data :26 Giugno 2021
Prima scrive nei corpi poi sulla carta

Prima scrive nei corpi poi sulla carta

La Parola [di Dio] s'incarna da sempre. Più tardi, parecchio tempo dopo, è l'uomo ad averla fissata sulla carta. Scrivere è appuntare per non dimenticare. Scrivere è lasciare il segno, tracce di un passaggio. E così Dio lascia il segno del suo passaggio proprio nei corpi degli uomini: nei grembi di donne sterili o che sorridono al solo pensiero di diventare madri ad una certa età. È il caso di Sara, moglie di Abramo, alla quale Dio stesso ha corretto il nome, così come chiederà che sul corpo maschile circoncisione ricordi a chi appartiene la Vita. Le promesse di Dio lasciano il segno. Dove Egli passa, nel corpo resta traccia di quell'incontro.
Data :25 Giugno 2021
Il linguaggio dei segni

Il linguaggio dei segni

Il vuoto è lo spazio per Dio. Che sia un grembo di donna sterile o una tomba vuota nel mattino di Pasqua. Anche il silenzio è lo spazio per Dio: che sia il mutismo di certe preghiere afone; che sia una tavoletta su cui nessuno ha ancora scritto un nome nuovo; che sia il silenzio nel deserto, il luogo dove il festeggiato di oggi preferirà collocarsi per vivere e far udire la Parola.  Dio parla il linguaggio dei segni. I segni non si cercano. Per quanto noi li possiamo desiderare. Semplicemente accadono. Si riconoscono. Si decifrano. È decisivo però che dai segni si sappia risalire alla Parola.
Data :24 Giugno 2021
Cosa fai di bello oggi?

Cosa fai di bello oggi?

Una sottile pergamena che riporta un messaggio profetico è distrutta dalla ferocia del lupo, così come la Parola appena pronunciata o ascoltata può scontrarsi con la realtà amara di certe nostri comportamenti: basta un morso per accorgersi che si trattava di un lupo. Si passa poi all'immagine di frutti buoni o cattivi, immagine ancor più efficace se pensiamo al fatto che proprio attraverso il gusto si fa esperienza di cosa sia buono o cattivo.
Data :23 Giugno 2021
Fai il prezioso? (disciplina dell’arcano)

Fai il prezioso? (disciplina dell’arcano)

La creazione di una perla avviene nel segreto dell'ostrica. La sua preziosità è risaputa. La perla allude a fascino e mistero. Lucente di bellezza da affascinare e misteriosa nel suo dischiudersi da una conchiglia meno appariscente. Nulla di segreto o di nascosto... è vero tuttavia che certe cose preziose è meglio farle desiderare piuttosto che regalarle senza che se ne comprenda il valore...
Data :22 Giugno 2021
Togliere (travi e pagliuzze)

Togliere (travi e pagliuzze)

Travi e pagliuzze entrambi dovranno essere tolte, ma si comincia dal pezzo più ingombrante. Ne va della visione del mondo, delle cose, delle persone. Correva l'anno 1577. Teresa d'Avila nel suo «Castello interiore» scrive: Che confusione e pietà non potere, per nostra colpa, intendere noi stessi e conoscere chi siamo! Sì, sappiamo di avere un'anima, perché l'abbiamo sentito e perché ce lo insegna la fede, ma così all'ingrosso, tanto vero che ben poche volte pensiamo alle ricchezze che sono in lei». Togliere è verbo per camminatori, per esploratori. Più che aggiungere si tratta dunque di togliere ciò che ancora ci impedisce di vedere una ricchezza interiore.
Data :21 Giugno 2021