Colui che non comprendiamo già ci illumina

Colui che non comprendiamo già ci illumina

Tentando un riassunto delle riflessioni di questi giorni... ad una certa ora della notte di Pasqua. Quanti modi l'uomo trova per esprimersi e come si ingegna nel cercare le parole più adeguate per tentare di comprendere... ciò che non si può comprendere in un solo istante. Serve una vita intera. Fino alla fine. Sabato, sabato di vigilia. Tutto inizia attorno ad un fuoco. Ed è Luce. Come in principio. Genesi di ogni cosa. La prima parola - Luce - sta racchiusa nella fiamma di un cero innalzato solennemente nel mezzo della notte. Per quel suo farsi Uomo tra gli uomini, noi abbiamo rischiato di non scorgerlo più, quasi che la Luce stessa potesse essere inghiottita dall'ombra....
Data :31 Marzo 2024
Noi non siamo spettatori

Noi non siamo spettatori

La natura nei suoi colori primaverili da qualche giorno ci sta chiamando ad uscire dal letargo invernale. La luce del giorno - non ci sono più dubbi - ha già vinto sul buio della notte. Tutte le nostre celebrazioni, i riti di questi giorni chiedono a noi un coinvolgimento totale. Noi non saremo spettatori di qualcosa che non ci coinvolgerà per nulla. E nella misura in cui sapremo lasciarci coinvolgere con tutti i nostri sensi, potremo davvero sentire la nostra vita rianimarsi grazie allo Spirito che abbiamo ricevuto dal Risorto. Non c'è modo migliore per far conoscere cosa accade in questi giorni che dire: «Venite e vedrete». Ci sono cose che vissute nel corpo, nella mente e nello spirito, formano e plasmano. E ci sono inviti che possiamo ancora rivolgere che aprono brecce, che spalancano porte... e aprono i cuori. 
Data :24 Marzo 2024
Nei giorni della sua vita terrena…

Nei giorni della sua vita terrena…

Manteniamo ferma la professione della fede... tuttavia parliamo spesso della nostra fede definendola persa, sopita, fragile, timorosa, debole. Ne parliamo con un'estrema soggettività. In questi tre giorni pasquali ci rendiamo conto in realtà che la nostra fede è anzitutto legata a Gesù Cristo, morto e risorto. Un solo sguardo, nella medesima direzione perché il nostro frequente non udire la Parola possa affidarsi a quanto gli occhi hanno visto. La vera ribellione è una via intrisa di preghiera che ci fa cercare dove fissare gli occhi.
Data :7 Aprile 2023
Passando, Tu liberi e salvi

Passando, Tu liberi e salvi

Nel mezzo di quella cena - la pasqua del Signore - compì due gesti che dovevano avere il sapore dell'imprevedibile. Le gesta del Signore hanno spesso dell'incomprensibile! Che cosa mai voleva dire? Ancora non lo comprendevano. Lo capiranno poi. Questa è la Pasqua che noi stiamo celebrando a primavera, dopo la prima e più antica liberazione da oppressione e schiavitù. Che stagione è questa che stiamo vivendo e di cosa dunque abbiamo bisogno d'essere liberati perché sentiamo quanta luce c'è in ogni Pasqua? E quanta luce fa ancora quel roveto ardente, quanto forte è la Parola capace di richiamarci dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita?
Data :7 Aprile 2023
…dell’aroma di quel profumo

…dell’aroma di quel profumo

Dove le cifre, i numeri ricevono dagli uomini più potere e autorità di quella che si potrebbe riservare a Dio e alla Sua presenza accanto a noi, qualcosa di noi si sbilancia, si deforma, si àltera, si corrompe. Maria - la sprecona! - ha scelto ancora una volta la parte migliore e tutto il suo amore per il Cristo è in quel profumo che tutti ancora ci avvolge, al di là del tempo e ben al di fuori di quella casa a Betania. Ancora una volta un gesto generoso e smisurato rivela un dono fatto a molti.
Data :3 Aprile 2023
“Passare a ciò che non passa”

“Passare a ciò che non passa”

"Sprecata è soltanto la vita di quell’uomo che mai si rese conto, perché non ebbe mai, nel senso più profondo, l’impressione che esiste un Dio e che egli –proprio lui, il suo io – sta davanti a questo Dio". Non uscite da questo mondo come Pilato uscì dal Pretorio, con quella domanda in sospeso: «Cos’è la verità?» È troppo importante. Si tratta di sapere se abbiamo vissuto per qualcosa, oppure invano.
Data :16 Aprile 2022
La gioia o la croce?

La gioia o la croce?

La vita dell'uomo appare come un cammino verso la gioia, una sua lunga ricerca. E tuttavia non sapremmo rispondere con esattezza a chi ci chiede cos'è la gioia. In quell'estremo gesto di consegnarsi non è tracciato un vero e proprio cammino di felicità ma si intuisce un compito affidato e finalmente compiuto. La gioia si materializza in chi è raggiunto da un dono: nel pane dell'Ultima Cena come nello Spirito donato, ultimo respiro di un Corpo inchiodato alla croce.
Data :15 Aprile 2022
Il valore del servo

Il valore del servo

È col denaro che siamo soliti stabilire il valore alle cose ma c'è un prezzo da pagare che non ha mai cambiato valore tra le pagine della Scrittura: il dono di sè. Quell'ultimo «guai» sulle labbra di Gesù ha il sapore d'un dispiacere incredibile, l'amara scoperta che l'uomo possa nascere e conoscere così presto il male. E così si procedere per svelamenti graduali, con un rispetto che non accusa l'altro ma con la dolce forza della Parola quando illumina chi giace nelle tenebre.
Data :13 Aprile 2022
Di chi è la voce…

Di chi è la voce…

Nel cuore - e di lì a poco sulle labbra - aveva la Parola che fa verità. La verità che fa liberi. Lui libero di intraprendere gli ultimi passi del suo cammino. Noi liberi perfino di tradire o di rinnegare. Tradire ha a che fare col futuro. Rinnegare ha a che fare col passato.
Data :12 Aprile 2022
Quel profumo… essenziale!

Quel profumo… essenziale!

Dal cuore delle Scritture, con i suoi dettagliatissimi elenchi di spezie, aromi ed essenze, emana in tutte le pagine della Bibbia, il buon profumo di Cristo. A Giuda tocca di dire quelle parole che sono anche le nostre. Perché tutto questo spreco? La risposta è pura profezia, essenza della fede, un vera domanda al cuore dei credenti...
Data :11 Aprile 2022
Di rami d’ulivo, di fili d’erba e di ogni ogni albero in fiore

Di rami d’ulivo, di fili d’erba e di ogni ogni albero in fiore

A terra restano infiorescenze di colori pastello che sembrano coriandoli dopo il passaggio d'un carnevale. Un tappeto di petali al passaggio d'una sposa pronta per il suo sposo. Lui, cammina davanti a tutti. Ci precede, ci accompagna... come fa la grazia di Dio, senza imporsi, senza che ce ne rendiamo conto. Si procede piano a dorso di mulo. Forse il nostro stesso corpo. Tenerezza e testardaggine di puledri convivino in noi. Slegare è verbo che libera. E già questo è un segno. Il Signore ne ha bisogno: del puledro, ma anche di discepoli liberi.
Data :10 Aprile 2022
…custodendo il silenzio

…custodendo il silenzio

Con il senno di poi - col quale facciamo sempre molte cose - comprendiamo che questi insegnamenti per discepoli, furono anzitutto la vita stessa del Maestro. E perdendo il senno, tra urla concitate di una folla che grida unanime la condanna, la volontà di potenza fa sempre un gran rumore. Pilato era diviso tra questa folla che, all'esterno, urlava e quel silenzio dentro il pretorio, davanti a Gesù. Il silenzio che seguì la morte di Gesù giunge fino a noi ancora oggi. Il silenzio ci permette di ascoltare quella vita divina che si risveglia in noi. Usciamo di senno quando il rumore e le urla delle folle prendono il sopravvento. E ci inaridiamo. La sorgente interiore pare spenta, ma la resurrezione inizia da dentro.
Data :3 Aprile 2021