Figli della resurrezione

Figli della resurrezione

Vicino al giardino del Getsemani, una donna stava tutta rannicchiata in un angolo, quasi nascosta ai più, se non fosse per quel velo bianco che - suo malgrado - la metteva in risalto. Nulla sapremo di questa donna ma è evidente il legame che la unisce al Risorto, a quella Vita che non avrà più tramonto, mentre fuori la sera è già scesa. Accanto a lei una sporta segno di una vita terrena di cui ancora deve preoccuparsi, ma in quella sosta fatta di preghiera si intuisce che c'è ben altro. E quel «Altro» con cui si intrattiene ha l'aria d'essere molto più importante. È quest'immagine che s'è associata nella mente, mentre leggendo il Vangelo di quest'oggi. 
Data :6 Novembre 2022
Questo per voi il segno

Questo per voi il segno

C'è poco da fare: l'uomo è un cacciatore di segni. Il segno che viene da Dio non va nell'ordine delle attese e delle cose previste dall'uomo. Nel giorno in cui abbiamo ricordato la nascita di Gesù, non potevamo tralasciare questo incontro con chi dona la propria vita per dare la parola. Qui c'è un segno chiaro, tangibile... che tuttavia rimane discreto e nascosto: un incontro sorprendente e piacevolissimo con le suore Dorotee che vivono e lavorano nella scuola «Effetà Paolo VI» di Betlemme.
Data :31 Ottobre 2022
Le pietre non divennero pane. Lui sì!

Le pietre non divennero pane. Lui sì!

Il paesaggio cambia rapidamente. Accampamenti di beduini, greggi di pecore e mucche condotti al pascolo di buon mattino. Le pietre non sono pane, non lo diventeranno mai... ma l'uomo per vivere ha bisogno di pane e di parola. Sotto un unico tetto in lamiera, alla sera immagino beduini - piccoli e grandi - svuotarsi le tasche e posare lì a terra il guadagno di una giornata. La liturgia più sacra sarà la medesima: la condivisione del pane. La sera prima di morire, raccolte le sue pecorelle, anche Gesù condivise con loro il Pane. Rinunciando a trasformare pietre in pane, diede se stesso come Pane. Ma intanto eccoci giunti a Betlemme, "casa del Pane"
Data :30 Ottobre 2022
Tra Kinneret e Wadi Qelt

Tra Kinneret e Wadi Qelt

Ha la forma di un arpa il Lago di Tiberiade. Di quel lago erano esperti, la pesca era il loro mestiere. Ma non conoscevano ancora bene ciò che abitava nel loro cuore: la delusione, lo sconforto, la paura. C'è da imparare ad avere fede. Oggi si prosegue seguendo il fiume Giordano e poi nel deserto del buon samaritano. Il deserto è bello un giorno. È bello al passaggio. Il deserto è luogo di vera esperienza spirituale dove lo Spirito va invocato per uscirne vivi. «Di deserti dell'anima ce ne sono. Ma è così necessario restarci a lungo?»
Data :29 Ottobre 2022
Qui (pregare… ma ci si riesce?)

Qui (pregare… ma ci si riesce?)

Non si pensi di trovare qui la quiete, il silenzio, la tranquillità. Ci si deve preparare a condividere quegli spazi con numerosi altri pellegrini. Sorprende il fatto che celebrando in questi luoghi, nelle preghiere e nei testi biblici adattati più volte ricorre l'avverbio di luogo "qui".   Dio non viene a noi per coglierci impreparati ma ama farci sorprese e la sorpresa più grande è scoprirci destinatari delle sue attenzioni, delle sue cure.
Data :28 Ottobre 2022
Il quinto Vangelo (e una storia di pentole e pannolini)

Il quinto Vangelo (e una storia di pentole e pannolini)

È questo il mistero che si genera quando dalle vie di Nazareth che oggi percorreremo, ci si rende conto che Dio ha scelto di incarnarsi proprio qui. Precisamente qui. Volutamente qui. Il regno di Dio è stato gettato come un seme a partire da qui. In questa terrà è stata gettata la Parola di Dio...  Qui Dio ha parlato. E ancora da qui vuole parlare. Altrove, in altri luoghi, in altre terre, in altri paesi, non facciamo che ripetere quanto qui è risuonato una volta per tutte.
Data :27 Ottobre 2022
Che cosa fai qui?

Che cosa fai qui?

Mentre un nuovo articolo appare sul questo blog, un gruppo di trentacinque persone sta decollando con destinazione Tel-Aviv. È l'inizio del pellegrinaggio in Terra Santa 2022. Se il tempo lo permetterà, se al termine della giornata la stanchezza non prevarrà vi raggiungeremo con qualche impressione, qualche istantanea. Una sorta di diario di bordo.
Data :26 Ottobre 2022
Pellegrinaggio in Terra Santa 2022

Pellegrinaggio in Terra Santa 2022

DAL 26 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE «Pellegrinaggio significa mettersi in relazione con la terra, con il cielo, con il prossimo e con Dio per scoprire che tale relazione è la vita: questo è il senso del pellegrinaggio. In conclusione credo che il pellegrinaggio sia una profezia di coralità. Parlo di coralità nel senso che siamo lo stesso canto, ma che in quel canto si riconosce la voce di ciascuno».
Data :27 Luglio 2022
Le pietre immobili parlano e l’uomo in silenzio cammina

Le pietre immobili parlano e l’uomo in silenzio cammina

La prima pietra che parlò stava a sigillo di una tomba. Il suo trovarsi altrove, spostata, sbalzata o ribaltata racconta di qualcosa che è accaduto. E se capita alle pietre di spostarsi... cosa deve attendere l'uomo per muoversi? Ascoltare la Parola di Dio in effetti ci può consegnare la stessa percezione provata da chi per essa ha cambiato la sua vita. Ci riconosciamo nei fatti, nei sentimenti, nei pensieri... e ci sentiamo accompagnati dal risorto, come un compagno di viaggio più vivo che mai.
Data :22 Luglio 2022
Tornarono pieni di gioia

Tornarono pieni di gioia

È chiaro che le ragioni dei nostri spostamenti, tra un'andata e un ritorno, li decidiamo e li viviamo come frutti di nostri progetti o scelte. Ma è vero che uscendo semplicemente incontro al giorno, potremmo vivere questo spostamento come fosse una missione affidataci da Gesù stesso. Lo stile con cui noi attraversiamo la vita, il nostro andare per il mondo tra le vicende quotidiane è questo che pone le condizioni perché il regno di Dio possa essere incontrato e riconosciuto presente.
Data :3 Luglio 2022
Il Creato, la Parola e l’Uomo

Il Creato, la Parola e l’Uomo

Abbiamo occhi, mente e cuore pieni di paesaggi contemplati in questi giorni. Sarà che ci siamo concessi il tempo di ammirare, di osservare e contemplare? Distese immense, al limite dell'orizzonte, di frumento, mais, colza, girasoli. E foreste, boschi, fiumi e laghi. Monti e colline... Il creato, la Parola e l'Uomo... insieme dicono che niente e nessuno ci potrà rapire la gioia di avere Dio-con-noi. 
Data :2 Luglio 2022
Una festa nel cuore dell’uomo

Una festa nel cuore dell’uomo

Arrivati a Taizé ci accoglie una pioggia battente. Qualcosa dal sapore di Vangelo sta accadendo. Potremmo dire una vera conversione: quarantacinque adulti stanno ad ascoltare un giovane ventunenne che prova in poco tempo a farci conoscere il luogo in cui ci troviamo. «Se dovessi dirci in poche parole cosa è stata per te questa esperienza - chiede una di noi - cosa diresti? Cosa ti porti a casa una volta lasciato Taizé?».
Data :1 Luglio 2022