P’tit à p’tit

P’tit à p’tit

Sembravano abituati alle grandi manifestazioni. Quelle divine, intendo. Tutte le altre, comprese quelle attuali di incendi boschivi o di uragani ovunque... tutto questo ci coglie ancora terribilmente impreparati. Impossibilitati a prevederne tanta violenza. C'è un cammino educativo, un percorso che ci fa passare da ciò che è sfolgorante e sorprendente a ciò che può passare persino inosservato e impercettibile. È cammino di conversione dal credere in un dio che impressionerebbe l'uomo lasciandolo senza parole e senza forze, ad un Dio che non ha altro desiderio che mettersi in dialogo con l'uomo.
Data :27 Luglio 2023
La forza sta nella pazienza

La forza sta nella pazienza

Sono serviti decenni, secoli e millenni per comprenderlo e ancora ci serviamo di queste parole di sapienza per vigilare che la volontà di potenza dell'uomo non sia mai confusa con il volere di Dio. Vera sapienza - e dunque nostra vocazione - è assomigliare a colui che ogni giorno nulla distrugge ma risparmia ogni cosa. A nulla serve la nostra fretta di fare giustizia, di strappare la zizzania pensando di salvare il grano. La frontiera che separa il buono dal cattivo passa proprio dentro di noi. Ci vuole una divina pazienza e uno sguardo misericordioso per non perdere nemmeno il più piccolo e buon seme.
Data :22 Luglio 2023
Tra gemiti e grida, la Parola porta frutto

Tra gemiti e grida, la Parola porta frutto

Immagina d'essere una parola ormai pronunciata. Non più un pensiero. Non più un'idea. Non un desiderio. Materia ormai. Forma. Terra... soltanto? Che ne sarà di te dunque? Chi ti ha pronunciato non può che dire bene. La vita poi chiede alla parola che siamo di farci dialoganti, di unirci ad altre parole per formare un pensiero, un discorso, una storia. Credo in un Dio che parla. Che dice parole buone. Credo in un Dio che dialoga: come un Padre che sussurra al Figlio le parole che lo motiveranno ad entrare nel mondo, che daranno una direzione, un senso, un fine ultimo, una ragione per vivere.... e per morire. Colui che per primo ha pronunciato la Parola ne conosce la forza e vive l'attesa della crescita, del compimento, del ritorno. Dio pronuncia la sua Parola e la fa entrare nel mondo, tra i nostri gemiti e le nostre grida. Non c'è altro luogo perché la Parola esista se non tra gli uomini.
Data :15 Luglio 2023
Il giogo leggero che dà gioia

Il giogo leggero che dà gioia

La Legge, in tutti i suoi comandi e precetti, venne presto raffigurata come il giogo imposto sulla nuca perché nessuna distrazione distolga i due buoi dal tirare dritto l'aratro. Sarebbe dunque la Legge il giogo che permetterebbe agli uomini di rigare dritto. Si propone di prendere un altro giogo, più leggero, più dolce. È il giogo della vita secondo lo Spirito e non secondo la carne. «Giogo» perché non si tratta di una via meno faticosa o meno impegnativa ma certo è fonte di gioia. Da dove dunque la tristezza sui volti degli uomini nelle nostre città? Forse da una sommessa frustrazione di non-potere a fronte di questo esponenziale bisogno di controllare, di tutto disporre e predisporre?
Data :8 Luglio 2023
Possiamo camminare in una vita nuova

Possiamo camminare in una vita nuova

Prima che la Parola di Dio finisse - quasi racchiusa - tra le pagine della Scrittura, essa voleva risuonare come un racconto che dal cuore passava sulle labbra per poi tornare attraverso l'orecchio al cuore altrui. Racconti che si tramandavano con un solo fine: raccontare Dio nelle vicende degli uomini o sussurrare il ricordo di vite umane quali esempi di fede. La Scrittura è piena di racconti di promesse di nascita e di resurrezione di figli: tutti sono il segno che Dio è il Dio della vita. Natale e Pasqua anticipati in questo racconto... in attesa di Gesù, il Figlio che Dio ha dato al mondo. Una vita non trattenuta per sé, ma donata interamente per gli altri.
Data :1 Luglio 2023
Confessioni di un profeta

Confessioni di un profeta

Gli uomini mettono sigilli ai loro segreti, custodiscono gelosamente antiche ricette. Il Padre invece non ha nascosto nulla. Nascondersi è azione umana dettata dalla paura. Nel segreto della sua preghiera il Figlio dialoga col Padre suo. E il Padre, ogni volta come fosse la prima volta - il principio - lo inviava nel mondo per dire quanto udito. Diceva dunque che l'amore non vuole sacrifici, ma piuttosto la conoscenza. Non serve dunque chiudere alla comprensione. È la conoscenza che infonde fiducia, che scaccia paure. il Figlio del Padre ha voluto conoscere l'esperienza umana, giungendo perfino alla nudità della morte. Ha conosciuto tutto delle creature perché le creature potessero conoscere la volontà del Creatore.
Data :25 Giugno 2023
Diede loro potere (indizi per un corretto esercizio dell’autorità)

Diede loro potere (indizi per un corretto esercizio dell’autorità)

Di questo sfinimento evangelico anche il nostro mondo, il nostro tempo, potrebbe esserne un'ennesima illustrazione. La domanda potrebbe davvero applicarsi ai diversi ambiti della nostra vita: abbiamo ancora bisogno che qualcuno prenda il comando ed eserciti un'autorità? Siamo diventati esperti nel discernere ogni forma di abuso di potere. Di riflesso rischiamo di non voler nemmeno più sapere cosa significhi esercitare autorità. Servono collaboratori all'opera della comunione, della condivisione e non persona che incitano a spartire la preda o il bottino, che viene presentato sempre più magro... il brano di Vangelo per questa domenica è un buon vademecum per chi deve esercitare autorità o poteri e per chi desidera che qualcuno possa guidare sensatamente la vita di un popolo.
Data :18 Giugno 2023
Per sapere quello che abbiamo nel cuore

Per sapere quello che abbiamo nel cuore

Quarant'anni è biblicamente il tempo della prova e della pazienza, pazienza di Dio più che dell'uomo. La prova nel cammino di fede acquista valore: serve per sapere ciò che abbiamo nel cuore. Nelle umane comunioni ci sono i riflessi di questa comunione con Dio di cui gli uomini hanno una qualche nostalgia. E se non sono gli uomini a cercare questa comunione, di certo è Dio stesso che non si stanca di cercarla con noi, nel più profondo di noi stessi. Dare la vita è voce del verbo «fare comunione». 
Data :11 Giugno 2023
Riflessi di una rivelazione

Riflessi di una rivelazione

Non riusciremmo a staccarci dall'idea che unità e identità si possano costruire diversamente che attorno a delle Leggi. Umanamente l'uomo immagina anche la fede come osservanza della Legge, mentre il Signore sa meglio di noi quanto l'uomo sia lento a credere e incostante nel vivere la fedeltà. Ciò che da sempre conta per il Signore stesso è mostrare la sua vicinanza all'uomo. Sarà il Signore stesso a presentarsi, sottraendosi a tutti i nostri tentativi di parlare di Lui. Non smetterà di passarci accanto per essere Colui che s'è presentato come misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco di amore e di fedeltà. È questa divina rivelazione a fare di noi degli essere di relazione.
Data :4 Giugno 2023
Nelle nostre lingue, le grandi opere di Dio

Nelle nostre lingue, le grandi opere di Dio

Intervenne per confondere le lingue e disperdere gli uomini sulla terra. Da quel momento gli uomini non si comprenderanno più. Perché? Per insegnare agli uomini il valore della diversità. Si tratterà dunque di comprendere cosa sia l'unità nella diversità. Quale è il messaggio che ogni uomo attende e che può essere detto nelle diverse lingue? Lo Spirito di Dio è trasmesso in un soffio. Si tratta di raccontare le grandi opere di Dio che fin da principio non può che donare vita in abbondanza.
Data :28 Maggio 2023
L’invisibile non è assente. La diversità trova concordia

L’invisibile non è assente. La diversità trova concordia

Non pregavano perché il loro Maestro e Signore si facesse nuovamente presente in forma d'uomo. Della sua presenza ormai ne erano certi, dato che Gesù aveva detto loro: «Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo». Forti di questa Parola sapevano che Invisibile non è sinonimo di assente. La vera gloria di Dio s'è rivelata nella vita umana del Figlio dell'uomo, che dispiega nella sua carne quella fedeltà capace di amare fino alla morte, anche quando gli uomini tradiscono il comandamento che salva la vita: non ucciderai! Serve ancora perseveranza e concordia alla preghiera di quei discepoli di Gesù che siamo noi, oggi.
Data :21 Maggio 2023
Dove finisce il mondo?

Dove finisce il mondo?

A poco serve tentare concordanze geografiche per cercare la precisione di un luogo fisico se il Risorto stesso ha promesso di essere con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo. Per chi del potere ha un'idea distorta, per chi crede di esercitarlo eliminando e togliendo di mezzo - il crocefisso rimarrà sempre un'immagine di debolezza e di sconfitta. Ma il Risorto appare come colui al quale è stato dato ogni potere in cielo e in terra. La nostra vita quotidiana e terrena resta il luogo concreto dove spaziare se davvero preghiamo nell'attesa che venga il Suo regno, un regno che Gesù ha sempre dichiarato essere già in mezzo a noi.
Data :18 Maggio 2023