Versare, colmare, traboccare

Lunedì – seconda settimana di Quaresima

(Dn 9,4-10 / Sal 78 / Lc 6,36-38)

Com’è possibile essere perfetti come Dio se Dio non lo vediamo? Il rischio è veramente quello di idealizzare tutto… alla perfezione! Così quell’invito ad essere perfetti come lo è il Padre (Mt 5,48) suona, analogamente, nel Vangelo di Luca come invito ad essere misericordiosi. La perfezione, potremmo dire, è nella misericordia. È l’essere misericordiosi che perfeziona i nostri rapporti. Ed è proprio quel qualcosa in più che ci manca.

L’ideale della perfezione potrebbe in realtà scavare fossati e distanze che potrebbero ad un certo punto risultarci incolmabili. Sappiamo però che tra noi e Dio non c’è più una distanza incolmabile: c’è stato dato un figlio, un fratello. Un uomo da guardare per conoscere chi è Dio e per capire come essere veramente umani. Gesù è la misura che colma le distanze tra gli uomini e Dio ed è pure la misura che colma le distanze tra fratelli.

Confondiamo la felicità con l’avere, con il possedere, con il trattenere per sé. Il Vangelo suona sempre e anzitutto come un invito a dare. Tutto. Anche la propria vita. La nostra paura è che prima o poi le nostre riserve finiscano. Dare anche la misericordia che già abbiamo ricevuto a nostra volta. 

Una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo. Immaginate di trovarvi davanti a qualcuno che deve regalarvi qualcosa. Dei frutti, ad esempio. Oppure ricordiamoci quando da bambini ci chiedevano di unire le mani per farle diventare un cestino… qualcuno stava per regalarci generosamente caramelle o cioccolatini. Capivamo così che la quantità di ciò che avremmo ricevuto dipendeva certo dalla grandezza del donatore ma anche da quelle mani aperte che avremmo improvvisamente volute più grandi che quelle piccole mani di bambini. E non avete mai preso il risvolto di un maglione per farlo diventare un improvvisato contenitore? Sono poche ormai le persone che in casa indossano un grembiule quando, per esempio, stanno cucinando. Si esce nell’orto a prendere qualcosa ed è proprio lì che il grembiule vien comodo per raccogliere ciò che non ti aspettavi fosse già maturo. Probabilmente al tempo di Gesù c’erano queste vesti che servivano anche come improvvisati contenitori per il trasporto.

Quando gli strumenti di misura delle materie non erano bilance di precisione, si utilizzavano delle «misure», dei misurini che si sapevano corrispondere a tanto… grammo più più, grammo meno. La misura era generosa già di suo perché nessuno stava a livellare quella parte di prodotto che tracima dalla misura stessa. Il grembo poi è immagine naturalissima di questa capacità del corpo di dilatarsi e fare spazio all’altro che sta per nascere. Grembo è luogo simbolo dove sempre si raccoglie il frutto di una vita che si rinnova. Fare misericordia è grande fecondità.

Manda, o Padre,
nei nostri cuori e nelle nostre menti
il tuo Spirito santo,
affinché riveli a noi Te,
Parola che sei dal principio,
che crei e contieni ogni cosa,
e faccia tacere ogni altra voce che non sia la tua.
Il nostro cuore sappia riconosce
il messaggio d’amore che tu ci hai inviato
nel donarci tuo Figlio Gesù.
Amen.

Paolo Fresu, Richard Galliano, Jan Lundgren, The Seagull, Mare Nostrum

Dal Vangelo secondo Luca (6,36-38)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Padre della Parola di vita
non lasciarci andare alla deriva dei linguaggi.
Rianima in primo luogo la nostra preghiera
alla voce che vuole passare attraverso di noi.
Essa viene ogni giorno a sconvolgere la nostra,
essa dirà ogni cosa in verità, quando verrà.
Soffia la sua giustezza e il suo amore nelle nostre gole
e insegnaci la lingua che questo secolo comprenderà.
Preservaci dall’essere sviati dall’uomo ch’essa narra,
e donaci di dire quel che tuo Figlio dice oggi.

(Patrice de la Tour du Pin)


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Piccoli Pensieri (4)

Alberto

Ognuno di noi è stato generato da e per l’infinito, quindi la “misura” non può che essere illimitata come l’amore, che ogni giorno va speso interamente per poter crescere.

1 Marzo 2021
Alba

L’immagine che Gesù usa è stupenda:
” una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo”
Sembra di vedere la farina, il grano, l’amore che Tu mi versi nel grembiule della mensa.
Signore, aiutami a portare tutto questo ” ben di Dio”, a non sprecarlo per strada, ma riversarlo nelle mani del prossimo.

1 Marzo 2021
Dania

Dare poco o tanto nella libertà, dare nella gratuità, dare per scoprire di esserne capaci perché qualcuno ci ha mostrato cosa e come fare, fino a che punto si può arrivare a donare.
Gesù ha dato sé stesso,la sua vita, per noi, per tutti, “per i buoni e i cattivi, per i giusti e gli ingiusti”…ma chi può dirsi buono o giusto agli occhi di Dio?
Gesù sia nostro esempio e fonte di ispirazione ed il Padre celeste che abbiamo in comune accolga tutto ciò che riusciremo a dare per e con amore agli altri. La nostra vita sarà feconda perché ci saremo lasciati fecondare da Lui.

1 Marzo 2021
serena

( tratto dalla vita del beato padre M.J.J. Lataste op. noto come l’apostolo della Misericordia, apostolo delle detenute del carcere di Cadillac in Francia nella seconda metà del secolo XIX)

Inviato dal suo priore nel 1864 a predicare un ritiro spirituale presso il carcere femminile di Cadillac, che ospitava donne condannate ai lavori forzati, Lataste ebbe modo di toccare con mano durante la propria esperienza la trasformazione radicale delle anime, operata dalla grazia. Decise quindi di fondare una nuova congregazione religiosa del tutto innovativa, per offrire alle ex detenute la possibilità di condurre vita fraterna in comunità con altre donne che mai avevano avuto problemi con la legge. Nacquero così le Domenicane di Betania. Un caposaldo della vita comunitaria, valido tuttora, prevedeva la totale discrezione sul proprio passato, cosa che avrebbe permesso a ogni religiosa di dedicarsi a un’esistenza nuova, qualsiasi fossero i suoi precedenti.

1 Marzo 2021

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