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Pensare secondo Dio

Pensare secondo Dio

A più riprese il popolo aveva fissato i suoi occhi - e dunque le sue speranze - sulle più svariate personalità di spicco. Ed ogni volta da questi presunti salvatori non se ne ricavò alcunché di buono, se non una sana delusione per poter orientare altrove attesa e desiderio. L'uomo pensa a salvare la propria vita, a mettersi al sicuro. Dio invece pensa proprio il contrario: che, cioè, la vita vada piuttosto donata...

Data :15 Settembre 2024
Dabar

Dabar

Quando la Parola, il Comandamento servono a dare speranza e incoraggiare ad un cammino di liberazione, fin qui tutto va bene. È questa la ragione precisa per cui Dio parlò. Ma quando gli uomini, interpreti di questa Parola, se ne servono non tanto per aprire il cammino e per ridare speranza quanto per appesantire il viaggio fino a scoraggiare i viaggiatori, ecco... a questo punto iniziano i problemi. Si crede per amare non per uccidere. Si crede per accogliere non per respingere. Si crede per dare vita alla Parola di Dio e non per sterile tradizione. 

Data :1 Settembre 2024
La direzione di una missione

La direzione di una missione

È curioso e intrigante questo partire completamente sguarniti di tutto ciò che potrebbe agevolare un po' il viaggio. Eppure questo presentarsi sguarniti è davvero condizione innegabile per ogni sano approccio. C'è una domanda di fondo che possiamo far emergere da questo Vangelo: cosa ci si aspetta da un cristiano? Lasciare le più umane rassicurazioni per esporci al rischio della fede, di dare cioè fiducia a questa Parola di Dio che ci permetterebbe di essere meno discriminanti e più solidali, meno giudicanti e più misericordiosi.

Data :13 Luglio 2024
Naviganti impauriti

Naviganti impauriti

A volte la natura sembra riprendersi il sopravvento. O forse è soltanto l'uomo che, sempre più sicuro di sé, forte della sua capacità di tutto misurare, calcolare e prevedere, dimentica la sua vera dimensione. Ci scopriamo invece come degli illusi, diventando quasi incapaci a sostenere la benché minima prova. Ed è così che preferiamo cercare ancoraggi, punti di riparo... dimentichi perfino che la vita, guardata dall'altra riva ha il sapore di una traversata...

Data :23 Giugno 2024
Quattro giorni in Svizzera (1-4 luglio 2024)

Quattro giorni in Svizzera (1-4 luglio 2024)

Siccome in diversi vorrebbero passare da queste parti, allora ho provato ad organizzare questi quattro giorni. Si partirà da Bergamo... Clicca sull'immagine, apri questo articolo e scopri il programma e le informazioni.

Data :15 Maggio 2024
Custodiscili dal Maligno

Custodiscili dal Maligno

Non è un giorno triste: il cielo è terso e azzurro, il sole splende, gli alberi sono in fiore, gli uccelli cantano, il lago è affollato di barche, i parchi pieni di gente che riposa nel giorno a questo dedicato... ma è evidentemente che tutta la riflessione teologica attorno al tema del peccato originale è nata proprio da una sincera constatazione dell'umana inclinazione al Male. Il fatto che ancora lo vediamo ben presente nel mondo è prova evidente che ne siamo esposti, quand'anche non ne fossimo gli autori. In tutto questo mistero del vivere umano, è offerta all'uomo la possibilità di aprirsi ad una rivelazione che diremo proprio divina perché a questa scoperta non ci saremmo mai arrivati da soli: se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.

Data :12 Maggio 2024
Il nostro orizzonte

Il nostro orizzonte

L'orizzonte appare al nostro sguardo il punto preciso in cui cielo e terra si toccano. Non è, a dire il vero, un punto ma linea continua che si estende quanto più lo sguardo ha possibilità di spaziare all'intorno. Da lì nasce la luce del mattino e sempre lì, giusto nella direzione opposta, sembra morire il giorno. Ma qual è l'orizzonte della vita? Dando per presupposto uno sguardo libero, in che direzione guardiamo? E di riflesso, qual è l'orizzonte della fede? La domanda ci potrebbe far sconfinare, così tanto da farci perdere il contatto con la realtà. È forse uno dei rischi del credere, se la fede diventa un celestiale rifugio, un'oasi di pace per staccarsi momentaneamente dal caos terrestre. A contemplare il cielo non deve nascerci in cuore il desiderio di fuggire dalla terra ma di tornarvi con questo desiderio di ritrovare già qui le tracce del Suo passaggio.

Data :9 Maggio 2024
“Àlzati: anche io sono uomo!”

“Àlzati: anche io sono uomo!”

Fuggire l'idolatria in tutte le sue forme: sembra questo un tema ricorrente tra le pagine della Scrittura. E non è sempre questioni di vitelli d'oro, di oggetti fabbricati da mani d'uomo. l'idolo deforma anzitutto l'uomo stesso, rendendolo schiavo, succube o manipolabile. E noi sappiamo quanto a Dio stia a cuore la libertà dell'uomo, più di quanto noi possiamo immaginare dato che molto spesso e velocemente ci lasciano assoggettare. Ci sono invece pensieri, parole e comportamenti umani che sono di per sé stessi un'invocazione ed è Dio stesso che si fa prossimo davanti a questa più profonda solidarietà umana e dona a tutti il suo Spirito.

Data :5 Maggio 2024
Il pastore percosso parla ancora alle pecore

Il pastore percosso parla ancora alle pecore

A coloro che credessero d'essere già arrivati cosa importa di sapersi in realtà ancora pellegrini, nomadi, gregge? A coloro che già potrebbero vantare d'essere figli di Abramo cosa serve sapere che in realtà siamo figli di un solo Padre? Dovevano suonare come scandalose certe sue parole e la vita sembra spesso contraddirle. La gioia delle pecore stava nella loro pasqua, quando finalmente potevano uscire per cercare pascoli di erbe fresche. C'è gioia nel poter uscire da recinti e steccati delle nostre presunte sicurezze. La voce del buon Pastore ci dice che c'è Qualcuno là fuori, oltre le nostre paure, oltre le nostre chiusure: non c'è strada senza pericoli ma più grande di tutti i pericoli è l'amore del Padre. C'è un passaggio he dobbiamo fare dai recinti di una fede che è ancora impaurita ad un pascolo di vita che non ha confini.

Data :21 Aprile 2024
Avete qui qualche cosa da mangiare?

Avete qui qualche cosa da mangiare?

C'è una domanda imbarazzante nel Vangelo di oggi ed è il risorto che la pone ai suoi. È una domanda che pare banale ma che sola può togliere la paura di stare in presenza di qualcuno o qualcosa che non conosciamo. L'uomo teme ciò che non conosce. E dunque come conoscere? Come farsi riconoscere? Dalla condivisione dei cinque pani e due pesci - quel poco per molta gente -  di tempo ne era passato...nel frattempo i discepoli avranno imparato a prendere sul serio quel comando: «Fate questo in memoria di me». La liturgia della condivisione tra corpi fragili e della Comunione tra creature e Creatore è già diventata azione della Chiesa.

Data :14 Aprile 2024

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