
Tra gemiti e grida, la Parola porta frutto
Immagina d'essere una parola ormai pronunciata. Non più un pensiero. Non più un'idea. Non un desiderio. Materia ormai. Forma. Terra... soltanto? Che ne sarà di te dunque? Chi ti ha pronunciato non può che dire bene. La vita poi chiede alla parola che siamo di farci dialoganti, di unirci ad altre parole per formare un pensiero, un discorso, una storia. Credo in un Dio che parla. Che dice parole buone. Credo in un Dio che dialoga: come un Padre che sussurra al Figlio le parole che lo motiveranno ad entrare nel mondo, che daranno una direzione, un senso, un fine ultimo, una ragione per vivere.... e per morire. Colui che per primo ha pronunciato la Parola ne conosce la forza e vive l'attesa della crescita, del compimento, del ritorno. Dio pronuncia la sua Parola e la fa entrare nel mondo, tra i nostri gemiti e le nostre grida. Non c'è altro luogo perché la Parola esista se non tra gli uomini.
Data :15 Luglio 2023