Leggerezza e precarietà (tu hai un avatar?)

Leggerezza e precarietà (tu hai un avatar?)

Un buon domani si prepara nel presente. Pregare e precario vengono dalla stessa radice. Vegliare pregando è stare dunque attenti a non dimenticare la nostra precarietà. Sarà progresso, sarà tecnologia, sarà ingegno umano il potersi pensare presenti anche in una terra virtuale... ma io continuo a trovare molto bello soppesare attentamente e seriamente la propria fragilità e sapere che Qualcuno la ama più di noi e, amandola, la custodisce! Inviti e verbi evangelici lo dicono chiaramente!
Data :27 Novembre 2021
Faremo parte del Giardino?

Faremo parte del Giardino?

Ci siamo abituati a guardare oggetti e cose fatte da mani d'uomo. Cose che si rovinano, si rompono, si guastano, finiscono, crollano. Le cose, gli oggetti, sono indifferenti alle stagioni. Ci siamo perciò abituati a vedere il passare del tempo solo come usura, come deterioramento, mai come una metamorfosi, una trasformazione continua. La fine del mondo assomiglia piuttosto ad occhi chiusi e spenti che non sanno più cogliere questa continua trasformazione verso una vita piena, più feconda. 
Data :26 Novembre 2021
Daremo compimento a ciò che è scritto?

Daremo compimento a ciò che è scritto?

Avendo fede nella Parola di Dio, Parola diventata Libro e Legge, non potevano che attendersi il compimento di quanto si leggeva in essa. Il compimento non riposa nell'avverarsi di nefaste profezie, ma nello scegliere liberamente di vivere i consigli che il Vangelo propone a chi li medita. Se così fosse, stiamo continuando a dare compimento alla Parola.
Data :25 Novembre 2021
Un Corpo in cui matura la perseveranza

Un Corpo in cui matura la perseveranza

Essere perseveranti non è una prova personale di resistenza, come se dovessimo decretare il vincitore al termine di una lunga gara. Il Vangelo ci invita a ritrovare il senso collettivo della perseveranza. È un altro modo per dire che non siamo soli. La perseveranza a cui allude il Vangelo di oggi è piuttosto una percezione di sé (un sé personale e collettivo, se così si può dire) che si acquisisce proprio nei momenti di prova e di difficoltà. A pensarci bene: quando la nostra anima s'è risvegliata maggiormente? Quando ne abbiamo sentito il suo valore?
Data :24 Novembre 2021
Ma allora te la sei cercata?!

Ma allora te la sei cercata?!

L'istituzione del Tempio vantava così una storia più che millenaria. Chi avrebbe osato mettere in dubbio la sua solidità? Eppure Gesù, come un paradosso, si permise di pronunciare la parole che oggi ascolteremo, mentre alcuni si beavano di tanta bellezza e di tanta solidità. Egli dona la vita ma parla della fine, della provvisorietà di certe cose. Com'è possibile parlare di fine se il suo ritorno è garanzia di cose nuove? Cosa c'è all'orizzonte?
Data :23 Novembre 2021
Riconoscere il superfluo

Riconoscere il superfluo

Diceva Oscar Wilde che niente è più necessario del superfluo. Trasformare un gesto della fede in una finzione religiosa che maschera questa bramosia di essere notevoli è la cosa che più impoverisce il cuore dell'uomo.  Occorre davvero riconoscere e distinguere chiaramente ciò che è necessario da ciò che è superfluo. Il superfluo si finisce per cercarlo sempre facendo pure grandi sforzi mentre il necessario si offrirà a noi come un dono. 
Data :22 Novembre 2021
La verità della nostra vita

La verità della nostra vita

Noi umani, ci illudiamo quando pensiamo di vedere chiaro. Pare davvero che tutto sia costruito a regola d'arte per farci dimorare nel più totale relativismo, quasi fosse un miraggio di libertà. Basterebbe allora imparare a chiudere gli occhi. Non per dormire. Forse per sognare. O più semplicemente per attendere visioni. Ci basterebbe chiudere un attimo gli occhi per chiedere a Dio di farci vedere chi sia l'uomo e perché Dio stesso se ne è dato tanto pensiero.
Data :21 Novembre 2021
Quando non sapremo più cosa significa “prendere”

Quando non sapremo più cosa significa “prendere”

Una catena di generazioni avrebbe garantito ad una famiglia il permanere del nome nel tempo e nella storia. Il verbo «prendere» caratterizza il nostro vivere prima della morte... e forse la morte ha a che fare con questa bramosia di prendere. Vivere come figli di Dio, donando la propria vita invece che pensare solo a prendere e possedere per affermare se stessi e la propria reputazione, è già vivere per Dio ed è già vivere in questo mondo da risorti.
Data :20 Novembre 2021
Se la Parola (non) risuona nel tempio

Se la Parola (non) risuona nel tempio

Se la parola di Dio entra nel Tempio (cos'è veramente tempio?) tutto il resto risulta più che superfluo, inutile e perfino fuori posto. C'è una religione sterile e muta dalla quale dobbiamo uscire per permettere alla Parola stessa di Dio e dei suoi profeti di entrare in casa. «I potenti rammentino che la felicità non nasce dalla ricchezza né dal potere, ma dal piacere di donare».
Data :19 Novembre 2021
Occasione perduta?

Occasione perduta?

Gesù piange alla vista di una città rinchiusa nelle sue quattro mura dove i poteri dell'uomo non sanno far altro che farsi guerra. Ogni chiusura, ogni incontro negato, ci candida all'implosione perché la vita di un uomo è nella relazione, nell'incontro. Ci vogliono anche le lacrime per dire l'amore.
Data :18 Novembre 2021
Per dare (la vita), non per prendere (potere)

Per dare (la vita), non per prendere (potere)

Nel linguaggio dell'epoca l'espressione «salire a Gerusalemme» significava pure «salire al potere», prendere possesso di un trono nella città simbolo di un regno. Sicché molti, forti di questo linguaggio comune, lo pensarono in ascesa verso il potere mentre egli compiva l'ascesi più grande per l'uomo: dare la propria vita. La parabola (della vita) è nel gesto di consegna. Un dono, un tesoro affidato, una condivisione...
Data :17 Novembre 2021
Sycon-morus

Sycon-morus

Eccoci finalmente entrati in Gerico, una delle città più antiche del mondo. Qui, nella casa di Zaccheo, fu evidente quel divino dovere di incontrare l'uomo perduto. E salvarlo. La storia di Gerico si intreccia con la storia dei sicomori. Fate da voi le considerazioni tra la bellezza di questo umanissimo incontro e la simbolicità di quest'albero che va sotto il nome di sicomoro.
Data :16 Novembre 2021