È il cielo che regge la terra

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Data :2 Ottobre 2020

C’è del disordine nel mondo: ma io sospiro verso di te, che sei l’ordine. C’è tanta pena:  ma tu sei la gioia, e io sospiro verso la gioia. C’è tanta tristezza: ma Tu sei la bontà, e io sospiro verso la bontà. Il miracola incomincia, quando, resistendo alle potenze del male, trovo la forza di guardare al cielo e di sospirare verso la salvezza. Vieni Santo Spirito!

Dal Vangelo secondo Matteo (18,1-5.10)

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

Non è passato molto tempo. Tuttavia non saprei dire quando precisamente. Forse alcuni anni fa… Un tempo non molto lontano in cui c’era stata una sorta di ripresa di un culto verso gli angeli: diverse produzioni artigianali in tema angelico. Perfino nelle librerie c’erano libri sull’argomento. Ora tutto tace. Tutto tace tranne che attorno ad ogni culla, sopra ogni bambino che viene alla luce, genitori e nonni non smettono di invocare “angioletti” a protezione di quel figlio.  E le prime preghiere? Una vera letteratura, con tanto di rima o  filastrocca, perché il bambino le possa presto imparare e ripetere. Sarebbe anche bello raccoglierle, ricordarne alcune… magari, postatele qui a commento. Angioletto del Signore, dona luce a questo cuore, perché veda la tua via, ogni giorno e così sia…

Si diceva dei bambini appena nati che non avessero una visione nitida del mondo in cui erano appena arrivati, come se i loro occhi fossero velati e ancora intenti a contemplare altro, non del tutto pronti a vedere questo mondo. Mamme, papà, parenti e amici tutti poi pronti a fare corona attorno a quel neonato per convincerlo ad aprire gli occhi anche a questo mondo. Crescendo certe visioni si fanno rare. Entriamo nel mondo dei competitori, di chi ha da fare a gara per essere il più bravo. Figli che troppo spesso diventano un vero e proprio strumento di confronto tra genitori: a scuola, nel mondo dello sport. E si cresce circondati di questo modo di vedere le cose. 

Non è problema di questi tempi. È qualcosa di insito nel cuore dell’uomo. Si discute sempre di chi è il più grande, non fosse altro che per quel desiderio di esserlo.   Se il diventare grandi non fosse di nostro interesse, non se ne parlerebbe neppure. Ecco dunque che il Vangelo ci propone una vera conversione in materia. Per essere grandi occorre diventare piccoli. Non si tratta di un ritorno all’infanzia. Per un discepolo è fortemente sconsigliati voltarsi indietro. Non si tratta quindi di rimpiangere l’epoca dell’ingenuità e dell’innocenza. Si tratta di diventare come i bambini: coloro che sono privi di poteri e non vantano diritti. 

Un recente film sulla vita di Francesco di Assisi inizia con una scena capovolta, di quelle che ti fanno dire: “Ci dev’essere un problema tecnico”. Di lì a poco scopri che un bambino di nome Francesco stava osservando il mondo sottosopra, reggendosi sulle mani e facendo la verticale. Il bambino risponderà ad una ragazza, che poi si scoprirà essere Chiara degli Offreducci: “È il cielo che regge la terra!”.

Nel vangelo di Matteo, a differenza degli altri, la discussione su chi sia il più grande è sostenuta in presenza di Gesù. I discepoli non discutono su chi sia tra loro o sulla terra il più grande, ma sembrano mossi da un vivo e sincero desiderio di sapere per quale via si possa accedere al regno dei cieli.  A proposito del non disprezzare i piccoli, non sarebbe male meditare anche le parole dell’apostolo Giacomo che scrive: Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria. Supponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: “Tu siediti qui comodamente”, e al povero dite: “Tu mettiti in piedi lì”, oppure: “Siediti qui ai piedi del mio sgabello”, non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disprezzato il povero! (2, 1-5).

Guardare il volto degli ultimi, dei piccoli e dei poveri, senza disprezzarli, senza atteggiamenti di sufficienza op superiorità, equivale vedere Cristo e vedere Cristo è vedere Dio. L’espressione “vedere il volto di Dio” non è qualcosa che va da sé poiché vedere Dio avrebbe piuttosto a che fare con un diritto che consegue alla morte, quando la vita s’è fatta buona e quando lo sguardo non s’è fatto arrogante. Nel libro di Isaia si dice che perfino i serafini debbano coprirsi il volto con le ali per poter stare attorno a Dio (Is 6,2). Cammin facendo – nella vita intendo –  ci potrebbe capitare di accorgerci sempre più che è Dio ad avere questa ferma decisione di mostrare a noi il suo volto e di venire a cercare ciò che è piccolo, indifeso e perduto. È Gesù stesso a rivelare questo tratto del volto di Dio. È Lui stesso che ci conferma: chi ha accolto e visto Lui, altro non ha visto che il Padre.

Ora vado… ho promesso di condividere una semplicissima colazione al termine della celebrazione dell’Eucarestia con i nonni che saranno presenti. Si dice che sia la loro festa. Ho da poco sfornato un profumatissimo “pain d’epices” (pan di spezie). Non mi resta che preparare del caffé, per festeggiarli e ringraziarli.

Arcabas, angelo custode, collezione privata

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio;
la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza.

Non temerai il terrore della notte
né la freccia che vola di giorno,
la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

(dal salmo 90)


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Piccoli Pensieri (9)

Sara

Se un brutto sogno vien da te
tu non temere, sai perché?
Il buon Gesù presto da lassù
due angioletti manda giù
che l’arcobaleno portan con sè
per inghiottire l’incubo nero
e far tornare un sogno sereno

Ai miei bambini, che stanno diventando grandi

14 Luglio 2023
Emilia

Dormi, dormi mio piccino poiché il tuo Angelo ti è vicino; i tuoi sogni colorerà ed un dolce risveglio ti donerà.

2 Ottobre 2020
Dania

“Venni dal cielo per visitare la terra, poco restai, vidi più bello il cielo e vi ritornai”…vorrei fosse preghiera per un angelo sconosciuto il cui ricordo mi accompagna da più di 30 anni con questa frase letta da bambina sulla sua lapide. Cielo e terra dovrebbero imparare a fondersi, confondersi l’uno nell’altro perché non si debba considerare più bello uno e meno l’altro ma possano diventare tutt’uno in cui (ri)scoprire la presenza di Dio.

2 Ottobre 2020
Alba

Gli angeli sono i nostri amici e sostenitori: guai se non li avessimo con noi nella faticosa e travagliata traversata di questo mondo!
Anna Maria Canopi

Meditando questo vangelo penso a tutte le volte che mi sento migliore degli altri : invece, Tu mi insegni che bisogna farsi “piccoli”e lasciarmi amare e guidare dalla Tua mano.

2 Ottobre 2020
Savina

Angioletto mio carino
Vieni presso il mio lettino
Fa che dorma in compagnia
Di Gesù e di Maria.

Da piccola ero molto affezionata a un quadretto appeso sopra la testata del letto.
Un grande e bellissimo Angelo Custode proteggeva due bimbi, fratellino e sorellina, che stavano attraversando un ponticello non troppo sicuro.
Sull’immagine c’erano anche dei brillantini.
Guardarlo mi faceva sognare e mi sentivo sicura.

2 Ottobre 2020
Loretta

Per tutto il giorno caro Angioletto alla tua mano tienimi stretto,io sono ancora piccolino,seguimi sempre nel mio cammino,verso la Luce guidami Tu…sarà contento anche Gesù.Amen

2 Ottobre 2020
Oscar

Angioletto del buon Dio tanto piccolo sono io, se tu mi guidi col tuo sorriso, arriveremo in Paradiso!”

2 Ottobre 2020
Emy

Angelo custode,
Angelo divino, non mi lasciare stammi vicino. Stammi vicino lungo la via…
Ora e sempre così sia.

Angioletto mio custode che mi guardi da lassù, il mio bacio porta tu a Chi tutto vede e ode.

2 Ottobre 2020
serena

Angelo del Signore,
mio zelante custode
se a te mi affido
la pietà divina
oggi e sempre
mi guarda
mi governa
mi illumina
Amen

(Padre Marcelo Rossi Brasile)

“… al momento della consacrazione, il cielo si apre a Cristo che scende, scortato da schiere di angeli che volano dal cielo sulla terra, circondano l’altare e tutti vengono colmati dallo Spirito Santo”.

(Mandakomi, antico scrittore armeno)

2 Ottobre 2020

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