Non lo so se riusciremo a sentirle per noi queste parole, quelle di oggi. C’è sempre quella specie di auto-assoluzione della coscienza, quella propria a chi dice: «Rubato non ho rubato, ammazzato neppure…» fino alla conclusione: «Non sono poi così male». Tutto allora diventa inutile e non sapendo più cosa fare per quel pellegrinaggio che si chiama «conversione», non puoi far altro che sederti ed osservare il mondo che ti passa davanti, un mondo che è così facilmente peggiore, così pieno di cronaca nera come lo raccontano.
Difficile davvero sentirle per noi queste parole; difficile liberare il cuore dalla presunzione di essere «apposto»… credenti non osservanti, osservanti poco praticanti… tu