Cos’hai in testa?

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Data :29 Agosto 2022

Martirio di Giovanni Battista

(Ger 1,17-19 / Sal 70 / Mc 6,17-29)

Iedere nacht verlang ik naar u, O God
Ik hunker naar u met heel mijn ziel

Ogni notte ti desidero, o Dio
Ti desidero con tutta la mia anima

Dal Vangelo secondo Marco (6,17-19)

In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

«Cos’hai in testa?» è domanda che rivolgiamo a chi ha progetti dai contorni non troppo definiti, ma è pure domanda per chi non ha sale in zucca… se vogliamo rimanere sul versante dei modi di dire. Ma cosa aveva in testa Giovanni Battista se di lui vollero proprio quella parte del corpo quale prova evidente della sua eliminazione? Perdere la testa non è certo sinonimo di martirio; è piuttosto espressione di follia, di infatuazione, di perdita di senno. Per qualcuno che davvero dovette perse la testa… Giovanni, il precursore, venne decapitato.

Cosa dunque aveva in testa quest’uomo, «il più grande tra i nati di donna» come lo definisce Gesù stesso (Mt 11,11)? Quali pensieri, quali parole, quali idee, quale missione? Preparare la strada al Messia, a Colui che doveva venire. E lui, Giovanni, come la luna di cui parlavamo proprio nel commento precedente, imparò a rimpicciolirsi senza tuttavia diminuire. Non diminuì affatto il suo impegno per testimoniare il regno di Dio nemmeno quando venne rinchiuso in carcere e alla fine decapitato. Fu precursore nella nascita ma anche la sua morte precorreva quella di Gesù: è la morte di coloro che hanno in mente il regno di Dio e la sua giustizia. È la morte di chi la preferisce ad un solo giorno senza la parola di Dio. Un giorno alla presenza del Signore è più che mille anni altrove, potremmo dire. Quel giorno – oggi – Giovanni preferì ancora il suo Signore e per lui diede la vita.

Anche Giovanni Battista è membra del Corpo di Cristo. Egli sa che Cristo è il capo. E tutte le membra ricevono dal capo linfa di Vita eterna; tutte le membra ricevono dal capo un ordine: dare la vita per chi si ama. Giovanni è tutto Vangelo e la sua testimonianza non sta solo nella testa, nell’ordine delle cose razionali. È lo Spirito che da Vita e di questo Spirito Giovanni era completamente pervaso. Una tensione per la Parola di Dio, l’orecchio teso ad ascoltare cosa dice Dio, le corde vocali pronte a far udire la Parola anche a coloro che sembravano opporle resistenza, quella parola che è spada affilata e che penetra fino alle giunture. 

Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. Così anche l’uomo impugnò la spada. Per uccidere l’uomo che chiedeva in nome di Dio di fare chiarezza e ordine nella propria vita. A fino di spada fu decapitato e il taglio a recidere la testa e le corde vocali. Spada contro spada. Eppure la Legge del Signore aveva chiesto più volte all’uomo di non prestare giuramento alcuno, né per il cielo, né per la terra… Così anche nell’errore di Erode risuona la Parola evangelica. Fa’ forse onore ad Erode questa fedeltà alla sua personale promessa? Cosa aveva in testa Erode mentre prometteva mari e monti a quella fanciulla?

Ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. Un rapido passaggio: un trofeo che andava portato a destinazione o l’incapacità di sostenere un volto che ancora – immaginiamo pure – doveva riverberare della Luce della Parola di Dio?

Se tu potessi indovinare
l’immensità del mio amore di Padre
la tua esistenza si dilaterebbe.
Se tu potessi indovinare
la potenza che ti protegge,
non avresti mai paura.
Se tu potessi indovinare
la stima che nutro per i miei figli,
saresti meno soggetto allo scoraggiamento.
Se tu potessi indovinare
le speranze che pongo in te,
ripartiresti con più generosità.
Se tu potessi indovinare
la mia disponibilità nei tuoi riguardi,
mi chiederesti molto di più.
Se tu potessi indovinare
la gioia immensa che ti preparo,
i tuoi dolori ti sembrerebbero insignificanti.
Se tu potessi indovinare chi sono Io,
penseresti solo a possedermi per sempre.

(Jean Galot)


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Piccoli Pensieri (3)

Savina

Chiediamoci seriamente: “cosa abbiamo in testa” se continuano gli atti di violenza contro i fratelli!
Da quando Caino commise il delitto è come se si fosse aperto un abisso di orrore che continua fino ad oggi.
A nulla sono valse l’offerta costante dell’alleanza di Dio Padre, della Legge attraverso Mosè, di tuttala predicazione dei profeti fino ad arrivare a Giovanni Battista, con dentro il fuoco della conversione offerta a tutti, aspettando Gesù, camminatore instancabile per portare a tutti la misericordia del Padre.
Cosa abbiamo in testa, se prevale quasi sempre la coscienza cattiva, perché tutti noi abbiamo una coscienza che ci indica la giusta strada.
Infatti Erode si fece triste alla terribile richiesta di Salomè, poteva ascoltare questo dolore, chi lo sa, le cose forse sarebbero andate diversamente.
Ma, come direbbe Gesù, questo è il tempo del male e oscurità, dove noi tutti siamo chiamati a combattere per fare la giusta scelta, cioè orientarsi al bene.
E non vi è dubbio che vincerà il bene.

30 Agosto 2022
Dania

“Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici” e Gesù era questo e molto di più: era il Tutto che andava annunciando. Quanta fede in Colui che aveva il compito di preannunciare, forse solo un ultimo desiderio prima di morire: sapere se era davvero Lui per cui era valsa la pena fare tutto ciò che aveva fatto, predicare e offrire la propria vita. Quanta umiltà nel saper diminuire per lasciar crescere qualcun altro, come la danza d’amore tra il sole e la luna che, quando si vedono insieme in cielo mostrano proprio questo: il venir meno dell’una per lasciare splendere l’altro. E dinnanzi allo Splendore di Cristo, non c’è sole o luna che tenga e Lui lo sapeva che avrebbe attirato tutti a sé, ma a quale prezzo?…il prezzo dell’amore. Tuttavia “la misura dell’amore è amare senza misura” (Sant’Agostino) e allora non ci resta che camminare dietro a Lui, sulla stessa strada: quella dell’amore.

29 Agosto 2022
Cinzia

Quanti perdono la testa per amore
della verità,
della giustizia,
della fedeltà alla missione
decollano nella gloria di Dio

San Giovanni Battista,
nel giorno in cui si fa memoria del tuo martirio
???? per noi

29 Agosto 2022

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