L’ascolto è il grembo

L’ascolto è il grembo

In mezzo a queste voci di uomini, in mezzo a queste discordanze e differenze di opinioni, si ascolta la parola di Gesù... e pure un grido di donna che darà voce alla ricerca di felicità e di beatitudine. Non so dire se grida di una beatitudine da lei pure condivisa o se parla per nostalgia di una maternità mai realizzata.  La vera beatitudine è nell'ascolto e ciascuno può creare nella propria esistenza, nell'arco della sua vita come nel corso di ogni giornata uno spazio idoneo all'ascolto, un grembo dove fare posto alla parola di Dio che giunge a noi come un seme che feconda la nostra vita.

Data :10 Ottobre 2020
Muti e digitali

Muti e digitali

Cercate di capirmi e non fraintendetemi: io soffro molto per questo indebolimento che è chiesto ai segni della fede. È qualcosa che affonda le sue radici ben prima che questa pandemia sconquassasse la Terra. È tutto un fiorire di digitalizzazione. Ovunque. E le parole, quelle vere, buone, che toccano il cuore sono sempre più rare in un mondo che già faticava a leggere un libro e, oggi, a leggere il labiale. Il nostro parlare è ormai racchiuso in piccole caselline di un povero linguaggio binario ma che ormai fa funzionare il mondo. La vita interiore, quella mossa dallo Spirito, non è digitalizzabile. Facci uscire da questo mutismo della fede, Signore. Lasciaci addosso la tua impronta, segno del tuo passaggio.

Data :9 Ottobre 2020
Dare per essere

Dare per essere

Tra chiedere e ricevere, tra cercare e trovare, tra bussare e vedere una porta aprirsi, passano giorni e notti. I discepoli non chiesero le parole da dire, che pure hanno ricevuto, ma vollero sapere come fare a pregare. L'amicizia nasce per lo più da qualcosa di concreto che l'amico fa in in favore dell'amico. Padre e madre scoprono quanto sia necessario donare tutto di sé per essere riconosciuti. Dio non vuole essere altro che Colui che ha da donarci il suo Spirito perché noi impariamo a riconoscerlo come nostro Padre. Dio non può che donare il suo amore!

Data :8 Ottobre 2020

Imparare preghiere o imparare a pregare?

Pellegrini da tutto il mondo si aggirano come incuriositi a cercare la loro lingua per farsi fotografare ai piedi di alcune piastrelle dipinte a mano su cui è trascritta la preghiera del "Padre nostro". Non uno che corra incontro a chi lì è presente. Non uno che prenda per mano l'altro e dica, nella propria lingua nativa, quelle stesse parole... Noi siamo quella spelonca priva di aria e di luce che viene trasformata in dimora per Dio e per ogni uomo quando ci attraversa questo desiderio di assomigliare a Gesù pure nel pregare.

Data :7 Ottobre 2020
Vivace nel fare… ma ascolta per vivere

Vivace nel fare… ma ascolta per vivere

La casa non riesco ad immaginarmela grande. Una piccola casa: perfino gli alberi la sovrastano. Storie minuscole le nostre. Nel panorama globale cosa vuoi che sia quella casa? Eppure così decisiva per il cuore! In quella casa, l'ospite si farà ospitale ed offrirà lui stesso una parola che ne vale tre...

Data :6 Ottobre 2020
Scavalcare l’imbarazzante ostacolo o donare la vita (eterna)?

Scavalcare l’imbarazzante ostacolo o donare la vita (eterna)?

Non è detto che io sappia aprire il buon cassetto della memoria ed estrarre la legge giusta al momento giusto. E se poi apro il cassettino e trovo dentro due leggi che sembrano contraddirsi una con l'altra? Cosa faccio? Per di più, c'è una vita che va letta ed interpretata. "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete..." aveva appena detto Gesù. Eccoli dunque gli occhi beati che vedono ciò che occorre vedere. Sono gli occhi del Samaritano.

Data :5 Ottobre 2020
Non fare quanto l’amore ferito vorrebbe…

Non fare quanto l’amore ferito vorrebbe…

Giorno doppiamente bello: è domenica, Pasqua della settimana ed è la Pasqua del mio amico Francesco, quello di Assisi. Si canta l'amore per la vigna. Si canta la divina passione assieme a quella di tutti gli appassionati del regno di Dio. Si chiede pazienza a Colui che pianta vigne e che noi siamo sempre pronti ad accusare di averci piantato in asso.

Data :4 Ottobre 2020
Felici sì… ma per cosa?

Felici sì… ma per cosa?

Fuori è ancora buio e soffia, da ieri sera, un vento incredibile. Mette una certa inquietudine, anche stando in casa. Dovremmo quindi starcene qui tranquilli, sapendo che il Signore non è in questo vento? Dovremo dunque attendere il sussurro di una brezza leggera... qualcosa di più piccolo, di meno vigoroso, di meno potente, di più esile. La gioia euforica dei settantadue pare già nulla a confronto di quella più discreta ma profonda che Gesù stesso prova nello Spirito santo. C'è una contemporaneità tra persone che si rallegrano, ma diversa è la ragione di quella gioia. Quale sarà la nostra?

Data :3 Ottobre 2020
È il cielo che regge la terra

È il cielo che regge la terra

Sopra ogni bambino che viene alla luce, genitori e nonni non smettono di invocare "angioletti" a protezione di quel figlio.  E le prime preghiere? Una vera letteratura, con tanto di rima o  filastrocca, perché il bambino le possa presto imparare e ripetere. Sarebbe anche bello raccoglierle, ricordarne alcune... magari, postatele qui a commento.

Data :2 Ottobre 2020
72 catalizzatori di pace

72 catalizzatori di pace

Non lo ferma l'insuccesso dei Dodici incapaci di guarire un ragazzo epilettico. Non lo ferma neppure il rifiuto dei samaritani. Continua il cammino verso Gerusalemme, la città nella quale sarà lui stesso agnello in mezzo ai lupi. Li fece catalizzatori di pace, persone capaci di accelerare e favorire quel processo di riconciliazione che avrà sulla croce il suo compimento. L'accoglienza -richiesta e ricevuta - sarà la misura della pace, il livello di civiltà di un popolo.

Data :1 Ottobre 2020
Nell’era dei cuscini ergonomici… à la belle étoile

Nell’era dei cuscini ergonomici… à la belle étoile

Mi pare di sentirlo: "Mamma - chiese il fanciullo - dove sono nato io?". Chissà se sua madre ebbe il coraggio di spiegargli che già per la sua prima notte non c'era posto per lui!  Sta di fatto che il rifiuto samaritano non gli fu novità: temo che dovette presto abituarsi a dormire à la belle étoile... Meno di una volpe e meno di un passero. Meno degli uccelli del cielo che presso gli altari del Signore nel Tempio aveva diritto di farsi un nido. Anche le volpi oggi fanno tenerezza. Ancor più tenerezza e compassione dovrebbe farci l'uomo rifiutato, colui che non riceve accoglienza. La vita dell'uomo è dunque ancor più precaria di quella degli uccelli e delle volpi: dipende essenzialmente dall'accoglienza che le si riserva.

Data :30 Settembre 2020
Il cielo è aperto

Il cielo è aperto

Non ci vuole fede per comprendere il profondo legame tra terra e cielo, ma è comunque sempre l'uomo a chiudersi a questa rivelazione, quasi a dire che i due piani sono separati, che non ci sarebbe connessione alcuna. "L'ordine conduce a Dio" si diceva una volta. Ed era perfino l'invito a fare ordine tra le proprie cose. Se è meglio procedere con ordine, anche solo in ordine alfabetico, se c'è perfino una gerarchia angelica; se c'è una scala di valori è proprio perché la vita sia meglio amata e servita. Messaggeri dunque. Portatori delle notizie più belle per noi uomini. Servi di un Dio che non si lascia rinchiudere nei cieli più santi ma che apre cammini e strade sulla terra degli uomini.

Data :29 Settembre 2020

@