Cercando ancora Natale

Nei giorni della Novena di Natale qui a Losanna ha piovuto parecchio. Sono stati pochissimi i giorni o i momenti in cui l’acqua ha dato tregua e il sole ha potuto far capolino tra le nuvole. Il primo giorno dell’anno nuovo invece è stato una giornata così limpida da sembrare preludio di un tempo primaverile che comunque è ancora lontano. Davanti a casa le alte montagne di Francia sono piene di neve ma non fa ancora il freddo che dovrebbe…  altrimenti staremmo a spalare neve. Segno indubbio del fatidico cambiamento climatico di cui ragionevolmente non si fa altro che parlare.

Nei giorni precedenti il Natale ho camminato per la città. Anche sotto la pioggia. Senza ombrello. Pensavo bastasse un cappello di lana in testa. Il tutto m’è costato una bella raffreddata. Cose che passano. Ciò che invece non passa è questo desiderio di trovare ove capita frammenti di Lui, se questa è la nostra attesa: fino a che Dio non sia tutto in tutti (1 Cor 15,28). Per questo ho camminato. Ho camminato non a caso, non senza meta, non per passare il tempo. Un camminare attento che non mi abbandona. Si va cercando tracce di Lui, del suo Natale in mezzo agli uomini, su questa terra. 

Quante cose possono nascere attorno al Natale! C’è da rimanerne meravigliati. Perfino lo scintillio di un Natale che in altri tempi avremmo giudicato semplicemente commerciale, porta dentro – come una gestazione – quell’umano desiderio (soffocato duramente nei tempi del confinamento forzato) di tornare a rivedersi e tutto questo non più dietro uno schermo. Sento persone che si danno appuntamento e si ritrovano negli svariati punti di ritrovo creati nelle piazze o nelle vie principali, in quelli che chiamiamo mercatini di Natale.

In Place de la Palud, sulla facciata del vecchio palazzo comunale, quando scende la sera, va in scena ad intervalli regolari un gradevolissimo spettacolo di suoni e luci. Dodici minuti per fermare i passanti a contemplare una singolare rilettura della creazione. La voce di un ragazzino che s’è affrettato a salire nel punto più alto del palazzo chiede al vecchio monsieur Auguste di raccontargli ancora una volta la storia della creazione… di Losanna. E il vecchio Auguste, con un sorprendente entusiasmo invita il giovane a contemplare il creato a partire dalla bellezza di ciò che lo circonda proprio in questa città, in questa regione. La creazione dell’acqua – ad esempio – è così ammirata nello splendore del lago e nelle innumerevoli fontane di cui la città è piena, fino ad arrivare alla più celebre delle fontane: la fontana della Giustizia. E la nostra sete – mi dico – è tutta lì: che sgorghi finalmente un giorno l’acqua viva della giustizia e dalla pace.

Sono deformato professionalmente, se così si può dire: non c’è cosa che accada che non mi rimandi alle Scritture. Ma è vero che tutto può fare segno quando il nostro essere è orientato a cercare ciò che più conta. Dio tutto in tutti. Così Natale non è un giorno solo e non per quella vecchia storia che solo a Natale sono tutti più buoni. Non c’entra nulla tutto questo. E non vorremmo più cedere a quella moralistica tentazione di separare il grano dalla zizzania. Non perché grano e zizzania siano la stessa cosa. La differenza è subito fatta: la zizzania non nutre. Dal grano invece viene ancora nutrimento. E allora occupiamoci del grano, alleniamo lo sguardo a contemplare la messe abbondante. Natale è già nei giorni che lo precedono, come una madre che tutto prepara perché il figlio sia accolto e trovi casa. Natale è nei giorni che seguono. Natale è ogni istante in cui scorgiamo nella nostra umana povertà la Sua più umile e discreta presenza che ci fa ricchi di speranza e di Bene. Sarà forse anche solo una briciola, ma è certamente una briciola caduta dalla grande tavola del Cielo.

Proseguo il mio camminare: Natale è anche sull’alto ponte di Bessière dove da giorni e per lunghe notti un gruppo di volontari si alterna per cercare d’essere presente in uno dei punti critici della città. Un fuoco e una bevanda calda per i numerosissimi clochard che riempiono la città. Il calore non è nel fuoco e nemmeno in una bevanda quanto piuttosto in una parola che possa supplire a tutte quelle negate e non dette. Si rischia di passare accanto al povero cristo senza nemmeno rivolgergli un saluto.

Ma Natale è pure nelle partenze di chi si mette in viaggio per raggiungere famiglia o famigliari. E c’è pure chi arrivato a destinazione accanto ai doni sotto l’albero trova notizie di persone care che soffrono. Natale non é che questa piena solidarietà di Dio con chi cerca un modo decente e buono di vivere e con chi ancora soffre. Solo questo. Unicamente questo. Questo é il mistero che fatichiamo a comprendere coprendo la Luce che splende nelle tenebre con lo scintillio dei nostri miseri natali.

Prosegua il nostro cammino, laddove ciascuno si trova a vivere. E ci sia comune questo felice sforzo di ricercare il luogo e il giorno in cui Gesù «prende a nascere», traduzione letterale di un’espressione francese che sembra non lasciare dubbi circa questo costante e continuo venire a noi di un Dio fedelissimo amico dell’uomo. Buon Natale anche oggi! Buon Natale ogni volta che troveremo un frammento di Lui su questa terra. Buon Natale ogni volta che qualcuno o qualcosa ci rimanderà ad una Sua Parola fatta carne davanti ai nostri occhi. 

Chi può dirmi il luogo dove Gesù Cristo è nato?
Guarda! Gesù nasce dove l’uomo 
comincia ad aprire il suo cuore e le sue mani
per cambiare la vita dei suoi fratelli.
Sì, proprio qui Gesù nasce.

Chi può dirmi il giorno in cui Gesù Cristo è nato?
Guarda! Gesù nasce quando l’uomo
comincia ad aprire il suo cuore e le sue mani
per cambiare la vita dei suoi fratelli.
È allora che Gesù nasce.

Chi può dirmi perché Gesù il Signore è nato?
Guarda! Gesù nasce per te
che cominci ad aprire il tuo cuore e le tue mani
per cambiare la vita dei tuoi fratelli.
È per te che Gesù nasce. 

1 gennaio 2023: panoramica sul Lago Lemano dal porto di Lutry

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Piccoli Pensieri (9)

Savina

“Non conosco il vostro credo religioso ma, per quanto mi riguarda, il Natale ha un significato universale…come l’amore! E l’amore è fondamentale per ogni essere umano… Natale è ogni giorno in cui doniamo amore…”
Sono queste le parole di una signora che ha la mamma in casa di riposo, ringraziando il personale per la cura e l’affetto verso le persone lì ricoverate.
E davvero penso che il Natale lo possiamo trovare così ogni giorno, fino alla prossima ricorrenza quando ancora contempleremo nei nostri presepi il dono dell’Amore.

3 Gennaio 2023
Sebastiano

Grazie don Stefano: è bello risentirti.
Che ognuno sulle sue vie possa gustare l’attesa del Veniente ogni giorno e ogni giorno gustare la bellezza che si crea nonostante tante realtà sembrano dire no.
Vieni anche oggi, Signore.

3 Gennaio 2023
Maria Rosa

Ecco un luogo di grazia dove si incontra ll Natale: la nostra solitudine. Grazie don Stefano. Una preghiera di cuore.

3 Gennaio 2023
Maria

Buon Natale, don Stefano. Anche per la mia famiglia aver incontrato una grande amica suora che ha vissuto la sua missione in Brasile, poterla riabbracciare e vedere la sua gioia trasparire nei suoi occhi, anche se la sua mente è altrove: ho visto Gesù.
Grazie Gesù d’aver ispirato ai miei figli d’aver organizzato e regalato questo incontro, un dono d’Amore.

3 Gennaio 2023
Claudia

Credo di indovinare chi ha fatto l’acquerello!
Il tuo sguardo poetico-spurituale è molto coinvolgente ed “ammorbidente”.
Grazie e auguri per ogni giorno di ascolto e memoria.

3 Gennaio 2023
Emilia

Buon Natale a te don Stefano ed a tutti coloro che leggono queste profonde riflessioni. Buon Natale ogni giorno dell’anno.Ogni mattino al nascere del sole ed ogni sera al risveglio delle stelle.

2 Gennaio 2023
Suor Regina

Grazie Don Stefano per questa tua riflessione….veramente il Natale non è un giorno ma una Persona che entra nel Tempo per dirci che solo la forza dell’Amore è il senso delle vita dell’uomo. In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo…..Buon anno

2 Gennaio 2023
Dania

“Maria ama Dio in tutti e tutti in Dio”… è così che ogni giorno può essere, per lei come per noi, Natale. Anche noi pregando e credendo ad una Parola che si fa promessa di vita, possiamo vivere “per Cristo, con Cristo ed in Cristo”, dando a Dio Padre ogni onore e gloria sempre.
E allora:
“Buon Natale buon Natale perché sia quello buono… perché sia quello vero…”, ieri, oggi e domani.

2 Gennaio 2023
Arianna

Questa tua riflessione Don Stefano casca davvero tempestiva rispetto a certi interrogativi che mi son posta negli ultimi tempi: cosa posso fare io, oggi, per dare il mio contributo? Di primo acchito vien subito da andare come ” a caccia” di qualche bisognoso. Ma a pensarci, quando prego, quando mi affido al “sia fatta la tua volontà”, se mi “sintonizzo” sui canali giusti, mi rendo conto che qualcosa faccio già, nel mio piccolo, nella mia quotidianità, e questo già non è male per contribuire ad un effettivo cambiamento dal basso, dalle basi. Poi per carità, benvenga la spinta a “far di più” a cercare di migliorarsi… Ma non scordiamoci nemmeno che anche la chiacchierata con nostro padre (con cui non siamo mai andati proprio d’accordissimo), la confidenza concessa a quello zio con cui discutemmo anni fa o la consulenza offerta a compagni di studio, in fondo, sono anch’esse schegge dell’amore di Cristo che agisce attraverso di noi, e sono anche queste schegge che, se messe insieme, possono contribuire a realizzare grandi cambiamenti. Non sottovalutiamole dunque, piuttosto incoraggiamole!

2 Gennaio 2023

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