Abilità e sguardo

Data :24 Febbraio 2022
Commenti: (2)

The Kingdom of God is justice and peace,
And joy in the Holy Spirit!
Come, Lord, and open in us the gates of your Kingdom!

Il regno di Dio è giustizia e pace,
e gioia nello Spirito santo!
Vieni, Signore, e apri in noi le porte del tuo Regno!

Dal Vangelo secondo Marco (9.41-50)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

Alcuni giorni fa osservavo con quanto impegno le mie due nipoti imparano la manualità. La più grande dopo giorni e giorni passati a giocare con materie modellabili, a fare scarabocchi e macchie coloratissime su enormi fogli di carta stesi sul pavimento di casa, s’è lanciata ora alla scoperta della scrittura. La più piccola invece impara ad impugnare i primi oggetti utili per mangiare e bere, insieme ad alcuni giocattoli fatti proprio per stimolare la manualità. Ecco… si entra proprio così nella vita imparando l’arte di afferrare, prendere, impugnare, stringere senza stritolare e perfino il lasciar andare, mollare la presa.

E non ricordiamo il tempo in cui ci siamo messi su due piedi e siamo partiti ad esplorare il mondo senza più l’aiuto di qualcuno più grande che ci tenesse in braccio o in equilibrio nei primi passi incerti. Si entra proprio così nella vita imparando a stare in equilibrio, a muovere un passo dopo l’altro, a correre o a camminare in punta di piedi per non far rumore. 

Mani e piedi dicono la nostra capacità di entrare nella vita quando si aprono per donare o ci muovono nella direzione di un incontro. Nella vita, possiamo dirlo veramente, si entra proprio con mani e piedi. La vita la si afferra come si cerca come un bicchiere d’acqua quando si ha sete, come il pane quando si ha fame. La vita la si percorre in lungo e in largo, con le proprie gambe. Nessuno può percorrerla al nostro posto. Certo possiamo farci compagni di viaggio. 

Che scandalo quando scoppia una guerra! Mani che trasformano corpi fragili rivestendoli con i panni del soldato; mani che imbracciano armi o che, nei palazzi del potere, mettono una firma e gli ordini sono dati. E piedi costretti all’attacco, lanciati contro l’altro trasformato improvvisamente in un nemico, senza contare il numero di gente già costretta alla fuga o invitata a rimpatriare prima che la situazione degeneri. E non ditemi, per favore, che la vita è anche questo! 

Non basta dunque entrare nella vita per quanto sembri la conquista più positiva e più entusiasmante. Si entra nella vita e quando ci sei entrato, fiero delle tue conquiste o riconoscente per quanto hai ricevuto, ti accorgi che si deve pure entrare nel regno di Dio. Nel regno di Dio non si entra per abilità di mani e piedi. Nel regno di Dio si entra con gli occhi. Il regno di Dio, la cui vicinanza era stata annunciata da Giovanni e la sua presenza da Gesù stesso, a volte assomiglia davvero ad un paradiso perduto. Offerto a noi, ricevuto in dono lo evitiamo o lo rifuggiamo quasi fosse troppo per noi vivere questa vita come fossimo già cittadini del Regno di Dio. 

Occorre insaporire questi istanti decisivi della vita e dico bene ‘istanti’ perché rispetto al resto dei giorni sono davvero un attimo. Cogliere quell’attimo in cui il bambino impara quelle abilità che gli serviranno poi tutta la vita e svelare loro che la porta del Regno di Dio si spalanca ogni volta che le mani si aprono per condividere e donare. E il regno di Dio non è davvero lontano ogni volta che muoviamo i nostri passi verso l’altro. 

Lo vediamo quotidianamente: la vita dell’uomo può perdere sapore, la sua vita può raffreddarsi. Occorre ridare gusto e calore. Ognuno sarà salato col fuoco. Penso a quel fuoco di Pentecoste che spinse i discepoli a lasciare il Cenacolo, trasformato in breve tempo in un rifugio contro la paura, dimentichi di quanto calore s’era sprigionato proprio tra quelle quattro mura. Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri. Quanto è sempre minacciata la pace, ma non soltanto quella mondiale. Anche tra le mura domestiche la pace è sempre minacciata.

Fiamma viva d’amore (da un testo di San Giovanni della Croce)
Musica di Marco Frisina.

O fiamma viva d’amore
che soave ferisci
O fiamma squarcia la tela
A questo dolce incontro
O dolce soave piaga
Delicata carezza
Tu parli di vita eterna
Cambiando la morte in vita

O amore che tutto crei
Sublime eterna carità
La tua fiamma è più forte d’ogni cosa
Più forte della morte

O amato che sul mio petto dolcemente riposi
D’amore e gloria piena
Teneramente m’innamori
O fuoco nel cui splendore
Le oscure profondità
Rischiari al mio diletto
Portando luce e calore

O amore che tutto crei
Sublime eterna carità
La tua fiamma è più forte d’ogni cosa
Più forte della morte


Rimani aggiornato per ricevere i miei nuovi articoli




Piccoli Pensieri (2)

Savina

Quanti spunti di riflessione per il commento di oggi!
Si può attraversare una vita…
Il racconto che don Stefano ha fatto sulle sue nipotine riporta tutti noi a quando eravamo bambini e cercavano di imparare, magari da soli o con l’aiuto dei grandi.
Ma quando si è piccoli non si capisce l’importanza di avere mani e piedi… li usiamo e basta.
Poi si diventa adulti, allora ti accorgi che mani e piedi sì che ti servono e non solo per te stesso, se vuoi imitare il Maestro.
E così ti guardi attorno e ti fai domande sulla vita, sulla fede.
Sembra che a nessuno importi realizzare “la vita buona del Vangelo”, che a nessuno importi riallacciare lo speciale legame che l’uomo aveva con il Padre nel Paradiso terrestre e che abbiamo spezzato per nostra scelta, che a nessuno importi cercare e accorgersi che il “regno di Dio” lo possiamo trovare già qui vicino a noi.
Neanche la storia riesce ad insegnare qualcosa!
Oggi pomeriggio ho telefonato alla mia amica Oksana, una signora ucraina qui in Italia da tanti anni come badante.
Quando mi ha risposto mi sono accorta che piangeva…
Non sapevo cosa dirle, di là in patria ci sono un figlio e una figlia con le loro famiglie e i suoi nipoti.
Sono vicini al confine con la Polonia, tra Leopoli e L’viv, due città attaccate dai soldati russi.
Mi ha raccontato che stamattina si era svegliata alle quattro con un senso di inquietudine, e in Ucraina erano le cinque, ora dove è iniziato tutto, potenza del legame familiare!
C’è grande preoccupazione.
Altro non si può fare che invocare la misericordia del Padre, che venga in nostro aiuto misere persone che non si accorgono più di quanto importanti siamo ai Suoi occhi!

24 Febbraio 2022
Carla

“Se non ritornerete come bambini, non entrerete mai…” . Questa frase la amo particolarmente e che la ritengo veritiera. Io cerco, con fatica – ma lo faccio – di affrontare le vicissitudini di ogni giornata e di viverle con l’aiuto della preghiera e dei consigli di alcuni miei amici che mi vogliono bene, cioè vogliono il mio bene, che è avvicinarmi sempre più a Gesù. E quando vivo così o a volte offro le mie fatiche sono più serena e capisco che non sono sola. Perché se Dio dà da vivere questa o quella situazione – ogni giorno è diverso – vuol dire che è per il mio bene.

24 Febbraio 2022

Scrivi il tuo Pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *