Archivi mensili

Mago Giró

Mago Giró

Guarda quante cose hanno inventato gli uomini senza la bacchetta magica, solo con il loro cervello e il lavoro delle loro mani.
Data :24 Novembre 2020
Quei sassi a forma di cuore

Quei sassi a forma di cuore

Una certa vena religiosa ha sempre pretesa di leggere gli eventi come se fossero segni dal cielo. E così Dio non sarebbe che ridotto al pari di tanti umani sovrani o divinità pagane. È dunque cosi che Dio sarebbe ancor più Dio? Nel colpire più a fondo? Nel prendere la terra e sbatterla come un tappeto ed è terremoto? La fede non ha nulla a che vedere con l'ansia da segno. Credere non sempre è vedere Dio in ogni dove o in ogni cosa. Ci sono avvenimenti che piuttosto potremmo leggere al contrario: come segno di quanto l'uomo si illuda della sua forza e poi basta una pestilenza...
Data :24 Novembre 2020
La febbre mangina

La febbre mangina

Pare che abbia un po' di brontolite... Un po' di raffreddore, un po' di raffreddino. Una mattina la bambina si sveglia guarita... provi a cantare. Tutto apposto!
Data :23 Novembre 2020
Potere d’acquisto o forza del dono?

Potere d’acquisto o forza del dono?

È tutto un gioco di tassi e di interessi, di prezzi variabili a secondo di quello che succede nel mondo... Ma noi continuiamo a mettere fiducia nel potere d'acquisto!  Entriamo a mani vuote e usciamo con borse piene di cose. Anche alle porte delle nostre chiese stanno i poveri e mi chiedo sempre se notano un cambiamento in noi tra quando entriamo e quando usciamo. Ci hanno visti entrare in chiesa con le mani in tasca per il freddo, ma noi pure, nel tempio, abbiamo dovuto tenderle quelle mani al sentirci dire: "Il corpo di Cristo". Ed era pane. Ed era un'assemblea di fratelli.
Data :23 Novembre 2020
Prima l’altro, prima Lui.

Prima l’altro, prima Lui.

Se per un attimo riuscissimo a dimenticarci, se per un istante non avessimo questo pensiero di salvare noi stessi, se per un momento ci facessimo da parte e accantonassimo pure questa somma di umane paure mescolate a giudizi e pareri anch'essi umani... Non la paura di un giudizio finale ma un monito per la nostra vita presente e più quotidiana, un invito che anche oggi ci viene rivolto per non perdere il fine, il senso del nostro stare qui sulla terra.  Il Risorto mostrava il segno dei chiodi e la ferita al costato: c'è un'umanità ferita nelle sue mani e queste mani piene di umanità non le mostrerà più a noi, ma al Padre suo. E noi, che siamo figli di Dio, perché non teniamo in custodia questa stessa umanità?  "Prima noi" sulla bocca di un cristiano stona assai!
Data :22 Novembre 2020
Passatempi nella giungla

Passatempi nella giungla

Prima di tutto ci sono le scimmie... esse sono veramente i monelli della giungla.
Data :21 Novembre 2020
Noi con amore chiediamo amore

Noi con amore chiediamo amore

E chissà se anche noi, in questo tempo di prova, sapremo far crescere e maturare pensieri attorno alla Vita, alla Vita oltre a tutto questo morire. Vaghi pensieri biblici attorno al tema della resurrezione nascono poco più di 150 anni avanti Cristo soltanto. La morte spaventa l'uomo perché si mescola e si confonde con la solitudine... di chi va... e di chi resta. Oltre la morte, la Vita non è solo un umano tentativo di non essere soli. È anche un desiderio di Dio stesso che ha promesso di essere sempre in relazione con l'uomo, di non lasciarci soli.
Data :21 Novembre 2020
Il cacciatore sfortunato

Il cacciatore sfortunato

Ma il fucile disse: Pum! Proprio con voce umana e invece di sparar fuori la pallottola la fece cadere a terra.
Data :20 Novembre 2020
Io sono un cortile

Io sono un cortile

Quando Dio dettò ordini e istruzioni precisi su come doveva essere costruito il Tempio, ebbe l'intuizione di prevedere un cortile speciale, il più grande e il più esterno chiamato "cortile dei gentili". Come a dire che la preghiera è un diritto universale prima ancora che un dovere che per molti serve solo ad identificare e far appartenere. Non è più Tempio l'uomo quando pensa a se stesso. È solo una spelonca di ladri, un luogo profanato da chi riesce ad entrare in questo spazio che siamo noi per fare illudere questa creatura di essere il sovrano capriccioso di tutti i suoi desideri. Non vogliamo conoscere il limite e nel potere del denaro pensiamo di esprimere il massimo dei nostri poteri; la nostra capacità di acquisto sembra parlare delle nostre possibilità. Noi che siamo sempre pronti a lamentare privazioni, non ricordiamo quante volte  noi stessi siamo un limite, un confine... Non è un problema di luoghi di culto. È il nuovo culto dell'uomo ad essere problematico.
Data :20 Novembre 2020