Il male è nel mondo. Ma il Bene come si inventa?

Il male è nel mondo. Ma il Bene come si inventa?

La preghiera probabilmente ha come fine il mettere ordine in mezzo a tutti quei sentimenti e pensieri, spesso contrastanti, che sorgono nel nostro quotidiano. E che ci lasciano così spesso incapaci di agire. Certe buone azioni nascono da precisi intenti, propositi concreti che sono nati pensando a Dio. Che sia questo il nocciolo della preghiera? La sorgente inesauribile che inventa il Bene? Il male è nel mondo... ma il Bene chi lo inventa? Gesù tornava alla fonte del Bene come a riconoscere il volto di suo Padre sfigurato da tanti dubbi e da tante domande di quei figli che abitano sulla terra.

Data :14 Gennaio 2021
Non è altro che…?

Non è altro che…?

Aumenta la consapevolezza della fragilità... In tutto questo, di tanto in tanto Gesù si ritira. Non per isolarsi. Non per non farsi trovare. Al contrario. Proprio perché non trovandolo potessero cercarlo ancor di più. Pregava contro ogni tentazione di dire che l'uomo è solo quello che appare. Non è niente, diciamo. E poi finiamo per lamentare che nessuno ci guarda! Eppure... eppure... ci dobbiamo tornare su questo avverbio. È l'avverbio delle grandi scoperte. Contro ogni tentazione di ridurre a niente, di non dare peso, di non considerare, questo avverbio dona all'uomo e all'esistenza la sua giusta dimensione.

Data :13 Gennaio 2021
Posseduti o liberati?

Posseduti o liberati?

Non aveva ancora aperto bocca. Era soltanto entrato in sinagoga. Aveva superato una soglia. Da fuori a dentro. Quel giorno, nel luogo dedicato all'ascolto della Parola di Dio, è uno spirito impuro a far sentire la sua voce. Agli occhi dei presenti parve una profanazione del luogo di culto. Per Gesù di Nazareth la vera profanazione è dentro l'uomo quando qualcuno riesce ad impossessarsene. E l'uomo perde la sua libertà. Ma ora, nulla di più sconvolgente per chi è riuscito ad entrare in possesso dell'uomo, di trovare davanti a sé Colui che è venuto a liberare e salvare l'uomo. Ci possiede perfino l'idea che tra noi e Dio permane una distanza, lo spazio tra il puro e l'impuro, tra il cielo e la terra. E non ci schiodiamo da questa comoda distanza che talora serve a noi per esercitare false libertà o per dichiarare qualcosa non alla nostra portata.

Data :12 Gennaio 2021
La strada di Dio passa dalle parti dell’uomo

La strada di Dio passa dalle parti dell’uomo

Per dire che crediamo ci basta affermare che da qualche parte, in qualche modo Dio esiste? Come fosse un'affermazione astratta e assoluta. Che lo si ascolti o meno non cambierebbe molto l'esistenza. Lui c'è come io ci sono. Ma Dio - dice la lettera agli Ebrei - ha parlato a noi per mezzo del Figlio. L'arrivo di un figlio costringe ad un immenso ascolto, perfino prima che quello stesso figlio impari ad articolare una frase, un pensiero. Ma quando chiama per nome ti ha già preso il cuore.

Data :11 Gennaio 2021
Dimmi che sono tuo Figlio amato. Andrò nel mondo! (Le cose non dicono l’Amore)

Dimmi che sono tuo Figlio amato. Andrò nel mondo! (Le cose non dicono l’Amore)

Tu sai perché a Pasqua mangeremo un dolce a forma di colomba? Per non dimenticare che la terra è tornata ad essere abitabile. E da quando? Non sono frequenti le dichiarazioni dal Cielo. Direi quasi rare. Ci sono parole dette al cuore di un figlio che gli infondono quel coraggio necessario per guardare in faccia il suo cammino. E ora, vengano in aiuto tutte le scienze umane a parlarci di come stiamo crescendo i figli. Fateci sentire cosa stiamo dicendo loro.

Data :10 Gennaio 2021
In fondo… al cuore

In fondo… al cuore

La fatica a credere è paragonabile alla fatica del remare. Il cuore indurito non è il cuore che non prova sentimenti ed è incapace di amare. La compassione si colloca piuttosto nelle viscere e non nel cuore, nasce nello stesso luogo dove si avverte la fame o dove un grembo è quel posto necessario per la vita altrui. L'amore quando è all'opera non è già più nel cuore. L'amore è per definizione fuori di sé. Nella nostra durezza di cuore, avere fede coinciderebbe più volentieri con l'illusione di non avere prove di alcun tipo davanti a sé. Conoscere le Scritture e meditare la Parola di Dio è il cuore di una fede che pulsa.

Data :9 Gennaio 2021
La Parola e il Pane (intenti per il domani)

La Parola e il Pane (intenti per il domani)

Il Messia, la cui attesa era cresciuta in modo esponenziale quanto più l'oppressione si faceva sentire; il Messia che che era già in mezzo a loro, non opponeva forza a forza. Istruire, parlare al cuore delle persone, consolare era la sua missione. Apriva la strada per condurre alla Vita quel popolo che assomigliava sempre più ad un gregge senza pastore. Non sapevano più quale voce ascoltare. Chi seguire. Di chi fidarsi. Al tramonto, quando viene la sera, c'è sempre la domanda sul domani: Cosa mangeremo? Cosa berremo? Sapeva che la fame fa brutti scherzi. Può rendere avidi e poco inclini a condividere. Trattenere per sé fino al tramonto è stoltezza. Cosa ne fai? E allora, quale futuro? Cosa condivideremo domani se oggi ascoltiamo la lezione del Maestro? Il domani non si tratta di indovinarlo, quanto piuttosto di seminarlo e impastarlo oggi.

Data :8 Gennaio 2021
Dove umane terre incontrano il regno di Dio

Dove umane terre incontrano il regno di Dio

Il pittore è conosciuto per la sua «pittura del nulla» con la quale egli prova a descrivere vastità e infinito. L'immensità della natura con la quale l'artista riempie interamente le sue tele, è metafora dell'uomo che, rapito dall'immensamente grande, aspira all'infinito, per poi prendere consapevolezza della sua reale piccolezza. Anche nei confronti di Dio. Me lo immagino così Gesù, appena arrivato in quella terra che sarà la sua casa. Sulla soglia. Come un monaco solitario davanti al mare di problemi della gente di quella terra. Egli sta lì, sulla soglia dell'umano. Ancora oggi. Al limite tra la terra ferma e lo specchio d'acqua. Al confine tra morte e vita. Al confine tra disperazione e speranza. Al confine tra lamento e Parola. Ma sempre e soltanto come Luce che splende nelle tenebre.

Data :7 Gennaio 2021
Misteriosi nel loro avvicinarsi… ma evangelici in tutto

Misteriosi nel loro avvicinarsi… ma evangelici in tutto

La stella che appare e scompare, il Libro a cui chiedere informazioni, uomini di incerta e varia provenienza, la ricerca e il viaggio, la strada, un bambino, i doni preziosi, poi un sogno e il ritorno. E perfino un re geloso e invidioso. Ci sono davvero tutti gli ingredienti per un racconto da favola. Uno sguardo rivolto al cielo, un grande desiderio, una profonda ricerca, non possono che incarnarsi di conseguenza in un viaggio affascinante, misterioso e pure con qualche pericolo. Cercare per trovare. Donare è meglio che ricevere: questo è il loro culto. Gesti di apertura: e Dio è già adorato.

Data :6 Gennaio 2021
Motori di ricerca e dilemmi sociali

Motori di ricerca e dilemmi sociali

Tutto (o quasi) quello che cerchi oggi lo trovi qui. E dicendo «qui» intendo dire in rete. Nel fitto groviglio delle connessioni, nella galassia di infiniti puntini connessi tra loro, di computers e smartphone ormai perennemente accesi. E mentre tu cerchi e ti senti protagonista della tua ricerca, in realtà sei il pesce pescato. Ci sono domande e atteggiamenti che sono profondamente evangelici. Stanno all'inizio del Vangelo, costituiscono come un punto di partenza, un punto di incontro. Queste domande oggi sembrano perfino essere state trafugate dal Vangelo. In realtà sono domande dell'uomo e il Vangelo le contiene perché ha a cuore l'umano secondo Dio.

Data :5 Gennaio 2021
Tempo di esclamazioni o di domande?

Tempo di esclamazioni o di domande?

Il testimone della luce mise al suo parlare l'ultimo punto esclamativo. «Ecco l'agnello di Dio!». Poi uscì di scena. Ne mettiamo tanti di punti esclamativi nei messaggi che scriviamo oggi. Non ne basta più uno soltanto. Nonostante i punti esclamativi, a scanso di equivoci qualcuno mette nel cuore dell'uomo una domanda. Seguire non è affermare ma interrogare. Il cammino stesso sarà pieno di domande. Che cosa cercate?

Data :4 Gennaio 2021
Vediamo di capirci

Vediamo di capirci

Vocaboli che sembrano strizzare l'occhio alla filosofia greca. La Parola di Dio ha bisogno di una voce che la proclami, la renda udibile. La Parola di Dio passa per un susseguirsi di suoni. La puoi già sentire quando ancora c'è buio. Che sia il caos universale o la confusione dentro di te. Suoni e parole dicono già di Dio, del suo volersi esprimere, del suo desiderio di farsi comprendere perché l'uomo stesso impari a dirsi, a raccontarsi, a comprendere. Non a caso, quando fatichiamo a comprendere, siamo soliti utilizzare un'espressione: vediamo di capirci.

Data :3 Gennaio 2021

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