Caro Vegezio…

Caro Vegezio…

Uno scrittore latino, un certo Vegezio, aveva coniato l'espressione «Se vuoi la pace, prepara la guerra» (Si vis pacem, para bellum) convinto com'era che la pace fosse un bene da difendere a denti stretti, con tutte le forze. Da lì in poi - ma forse già prima e forse ancora oggi - grandi teorie su come governare un popolo, fino al celebre pensiero di Sallustio che parlava di metus hostilis, la paura del nemico. Il modo migliore, secondo questi pensatori, per governare un popolo sarebbe proprio quello di fargli nascere la paura dell'altro... La pace non è sicurezza di confini. La pace è sconfinare verso l'altro offrendo vicinanza e ricevendo quello che l'altro può dare.

Data :26 Gennaio 2021
La Parola che converte le nostre parole

La Parola che converte le nostre parole

Un grande baule, una vecchia valigia di cartone.Si propone un viaggio, un percorso. E partiamo verso il paese dove c'è "la grande fabbrica delle parole". Una paese dove la gente non parla molto. Poco. Le parole hanno un valore e così finisce che sono sempre i ricchi ad avere più parola e i poveri sono costretti ad utilizzare le parole che trovano nella spazzatura. È un po' così che gira nel mondo: sono i potenti ad aver voce mentre i poveri... sembra che le loro parole non abbiano valore...

Data :25 Gennaio 2021
Cosa vide nel profondo?

Cosa vide nel profondo?

Alcuni li vide lanciare le loro reti, in un gesto ampio. Altri di quelli che chiamò quel giorno, li vide in barca mentre riparavano le reti. Forse quegli uomini parvero agli occhi di Cristo come impigliati nelle loro stesse reti, incapaci di respirare il senso di una vita che non è solo un duro mestiere o ciò che appare... ma cosa vide nel profondo di quegli uomini, solo Lui lo sa...

Data :24 Gennaio 2021
Folle

Folle

Il nostro modo di vivere in gruppo o in società si da necessariamente delle regole ragionevoli per permettere la convivenza stessa e per ridurre al minimo la conflittualità. Essere "normali" significa appunto non superare certi canoni, certe abitudini, certi schemi. Ora è evidente, fin dall'inizio del Vangelo che Gesù crea e porta in mezzo ai suoi un nuovo modo di vivere in questo mondo.

Data :23 Gennaio 2021
…quindi la barca?

…quindi la barca?

Il rischio c'è di pensare che Dio sarebbe decisamente più credibile se ci desse quei segni che noi gli chiediamo. Forse sbagliamo proprio quando chiamiamo Dio sulla cima dei nostri monti insormontabili. Per poi ridurci (e dico bene ridurci!) a dire che non lo sentiamo, non lo vediamo, non lo troviamo... non gli crediamo.  Meglio così se non si manifesta come noi vorremmo! Meglio se non si fa trovare laddove noi lo cerchiamo. Perché così abbiamo semplicemente a cercarlo di nuovo o a essere laddove veramente Egli è.

Data :22 Gennaio 2021
Fategli una barca…

Fategli una barca…

Qualcuno ha fatto una barchetta con un foglio di carta preso da un libro. Sul quel foglio si parlava di un casa. Il titolo lo si intravede appena: «Attraverso chi faceva crescere la sua casa». Leggete e rileggete questi pochi versetti di oggi. Se poi volete provate a trascriverli a mano. Poi fatene una barchetta di carta. Sì, una barchetta. Comprenderete il mare, i pescatori... e perfino l'umanità di Gesù che temeva di essere schiacciato dalla folla per un fraintendimento. Quella distanza da riva, sarà il nuovo luogo di un nuovo insegnamento.

Data :21 Gennaio 2021
Tendere la mano: il gesto necessario

Tendere la mano: il gesto necessario

Anche le nostre mani si stanno forse paralizzando? Probabilmente senza nemmeno che ce ne accorgiamo. L'interiorizzazione passa anche attraverso le mani. È la Parola di Dio, quella che noi leggiamo anche oggi, che sta chiamando al centro quell'uomo malato che noi siamo. Fare del bene, salvare una vita è cosa bellissima, è come dare una mano a Dio stesso.

Data :20 Gennaio 2021
Cogliere è capire

Cogliere è capire

La coscienza dei proprio limite è l'esperienza umana per eccellenza. Un cielo stellato e un silenzio profondissimo ti fanno sentire il limite. Così pure un uomo solo in mezzo ad una foresta o in un deserto. A volte, anche un uomo in mezzo ai suoi simili. Più degli animali o di qualunque altra creatura noi abbiamo la precisa coscienza dei nostri limiti e, assieme, quel crescente desiderio di provare anche solo a superarli. Anche la fame è un limite... che nella condivisione possiamo trasformare in luogo di comunione.

Data :19 Gennaio 2021
Grandchamp, la tintoria divenuta monastero

Grandchamp, la tintoria divenuta monastero

Sulle rive di un piccolo affluente del lago di Neuchâtel (CH), il fiume Areuse, sorse nel 1944 un monastero, circondato da distese di neve d'inverno e prati fioriti da primavera fino al termine dell'estate. Abitavo non molto distante dal monastero. Una piccola linea ferroviaria collega il centro della città con alcuni villaggi nei dintorni. A poche centinaia di metri dal monastero il treno metropolitano fa una fermata. In bicicletta, nella bella stagione. Granchamp: un luogo in disparte, per lo più marginale. Non ci sono recinzioni, non mura. La vegetazione protegge e fa da barriera naturale segnando uno stacco con la vita quotidiana.

Data :18 Gennaio 2021
17 gennaio: un fratello, il monaco Antonio e ancora Pane

17 gennaio: un fratello, il monaco Antonio e ancora Pane

Alcuni miei scritti, a volte - come in questi giorni - hanno più il sapore di un racconto, pagine quasi biografiche, appunti pastorali di un prete di mezza età, non più giovane ma non ancora anziano. Qui il Vangelo segue o precede. Se il Vangelo è annuncio del regno di Dio in mezzo a noi, allora anche questi miei pensieri, già divenuti parole scritte, potrebbero provenire da lì o lì vorrei che mi portassero. Se ve li condivido non è per smanceria. Ho un grande desiderio: che possiamo leggere le nostre vicende giornaliere alla luce del Vangelo. Buona lettura, buona domenica!

Data :17 Gennaio 2021
Cose belle attorno al pane (tre piccole storie vere)

Cose belle attorno al pane (tre piccole storie vere)

Oggi scrivo a margine di cose accadute nel quotidiano. Il Vangelo, per chi lo conosce e ne sente anche solo il profumo, potrebbe fare da sfondo a questi fatti. Tre piccoli racconti. Cose tutte accadute proprio ieri. Il primo racconto è ambientato in una casa, il secondo in una "boulangerie" ad Antibes (FR), il terzo in un supermercato.

Data :16 Gennaio 2021
A più mani

A più mani

Entriamo nel mondo e senza saperlo ci troviamo - per la maggior parte dei casi - circondati benevolmente da altri. Le loro cure e il loro affetto. Di un piccolo individuo, ultimo arrivato, si dovrà presto cominciare a conoscere la personalità e il suo «io». Di mezzo poi c'è un'eta adulta che pare soltanto rivendicazione delle proprie autonomie e libertà (spesso false). L'autosufficienza è soltanto un miraggio, un'illusione. Per l'uomo in quanto tale e per l'essere umano con tutte le altre creature. Molti intendono l'autosufficienza con il fine, lo scopo raggiunto. Per poi tornare, alla fine, ad aver nuovamente bisogno degli altri senza nemmeno più essere così ben disposti. In nome di ciò che «io voglio», abbiamo disgregato il noi. Dove miseria e misericordia si incontrano, lì scatta la scintilla di un nuovo inizio.

Data :15 Gennaio 2021

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