Siamo fatti di Luce

Siamo fatti di Luce

L'uomo vive nutrendosi di sogni, di visioni, di speranze e di attese. Niente di male in tutto questo, anzi! Finché facciamo sogni e abbiamo visioni, c'è una finestra aperta, ci si proietta in un mondo nuovo, un tempo in cui poter finalmente essere liberi da affanni, da dolori, da prove... vivendo semplicemente nelle Luce senza doverla più cercare come si cercano le stelle in mezzo alle notti dell'uomo. Sul monte Tabor, in quella Luce videro nel Maestro che li aveva chiamati, il Figlio dell'uomo per come da sempre ne parlano le Scritture. Videro nell'uomo di Nazareth il Figlio di Dio. Nelle sue parole e nella sua vita parla il Padre. Il cammino si illumina di Luce nuova. La vita stessa dell'uomo può ora essere vissuta sotto un'Altra Luce.
Data :6 Agosto 2023
Un tesoro non sta in vetrina

Un tesoro non sta in vetrina

Da una vetrina di una piccola piazza lo sfolgorio dorato di un oggetto materico non troppo definito mi cattura lo sguardo. Quel masso appare come ripieno d'oro dall'aspetto lucente e colloso. Il regno dei cieli è simile ad un tesoro che tuttavia non sta in vetrina ad attirare sguardi. Sta piuttosto nascosto in un campo. Il campo, la terra, la stessa materia di cui è fatto l'uomo. Non abbiamo veramente le proporzioni di quanto vasti siano i nostri paesaggi interiori: deserti, campi, giardini, mari in tempesta o distese di acque tranquille, fiumi che sgorgano per poi sfociare, semi che cadono in terra e frutti che crescono e maturano. La stanza in ordine per gli ospiti o la soffitta delle cose accantonate... siamo sempre noi.
Data :29 Luglio 2023
Elogio di una maniglia

Elogio di una maniglia

Confesso di non aver mai fatto grandi riflessioni attorno ad una maniglia. Forse davanti ad una porta, sì. Ma mai, davvero mai, davanti ad una maniglia. E allora: ci avete mai pensato a cosa succede ogni volta che appoggiando una mano applichiamo una più o meno leggera pressione su quell'aggeggio? In quel gesto si dichiara esplicitamente la propria scelta libera di uscire nel mondo o di lasciare che qualcosa di questo stesso mondo entri presso di noi. È pure il nostro mondo che apriamo quando servendoci di una maniglia, tirando o spingendo di conseguenza una porta, apriamo un varco e permettiamo un accesso. Un incontro...
Data :29 Luglio 2023
P’tit à p’tit

P’tit à p’tit

Sembravano abituati alle grandi manifestazioni. Quelle divine, intendo. Tutte le altre, comprese quelle attuali di incendi boschivi o di uragani ovunque... tutto questo ci coglie ancora terribilmente impreparati. Impossibilitati a prevederne tanta violenza. C'è un cammino educativo, un percorso che ci fa passare da ciò che è sfolgorante e sorprendente a ciò che può passare persino inosservato e impercettibile. È cammino di conversione dal credere in un dio che impressionerebbe l'uomo lasciandolo senza parole e senza forze, ad un Dio che non ha altro desiderio che mettersi in dialogo con l'uomo.
Data :27 Luglio 2023
La forza sta nella pazienza

La forza sta nella pazienza

Sono serviti decenni, secoli e millenni per comprenderlo e ancora ci serviamo di queste parole di sapienza per vigilare che la volontà di potenza dell'uomo non sia mai confusa con il volere di Dio. Vera sapienza - e dunque nostra vocazione - è assomigliare a colui che ogni giorno nulla distrugge ma risparmia ogni cosa. A nulla serve la nostra fretta di fare giustizia, di strappare la zizzania pensando di salvare il grano. La frontiera che separa il buono dal cattivo passa proprio dentro di noi. Ci vuole una divina pazienza e uno sguardo misericordioso per non perdere nemmeno il più piccolo e buon seme.
Data :22 Luglio 2023
Tra gemiti e grida, la Parola porta frutto

Tra gemiti e grida, la Parola porta frutto

Immagina d'essere una parola ormai pronunciata. Non più un pensiero. Non più un'idea. Non un desiderio. Materia ormai. Forma. Terra... soltanto? Che ne sarà di te dunque? Chi ti ha pronunciato non può che dire bene. La vita poi chiede alla parola che siamo di farci dialoganti, di unirci ad altre parole per formare un pensiero, un discorso, una storia. Credo in un Dio che parla. Che dice parole buone. Credo in un Dio che dialoga: come un Padre che sussurra al Figlio le parole che lo motiveranno ad entrare nel mondo, che daranno una direzione, un senso, un fine ultimo, una ragione per vivere.... e per morire. Colui che per primo ha pronunciato la Parola ne conosce la forza e vive l'attesa della crescita, del compimento, del ritorno. Dio pronuncia la sua Parola e la fa entrare nel mondo, tra i nostri gemiti e le nostre grida. Non c'è altro luogo perché la Parola esista se non tra gli uomini.
Data :15 Luglio 2023
Il giogo leggero che dà gioia

Il giogo leggero che dà gioia

La Legge, in tutti i suoi comandi e precetti, venne presto raffigurata come il giogo imposto sulla nuca perché nessuna distrazione distolga i due buoi dal tirare dritto l'aratro. Sarebbe dunque la Legge il giogo che permetterebbe agli uomini di rigare dritto. Si propone di prendere un altro giogo, più leggero, più dolce. È il giogo della vita secondo lo Spirito e non secondo la carne. «Giogo» perché non si tratta di una via meno faticosa o meno impegnativa ma certo è fonte di gioia. Da dove dunque la tristezza sui volti degli uomini nelle nostre città? Forse da una sommessa frustrazione di non-potere a fronte di questo esponenziale bisogno di controllare, di tutto disporre e predisporre?
Data :8 Luglio 2023
Possiamo camminare in una vita nuova

Possiamo camminare in una vita nuova

Prima che la Parola di Dio finisse - quasi racchiusa - tra le pagine della Scrittura, essa voleva risuonare come un racconto che dal cuore passava sulle labbra per poi tornare attraverso l'orecchio al cuore altrui. Racconti che si tramandavano con un solo fine: raccontare Dio nelle vicende degli uomini o sussurrare il ricordo di vite umane quali esempi di fede. La Scrittura è piena di racconti di promesse di nascita e di resurrezione di figli: tutti sono il segno che Dio è il Dio della vita. Natale e Pasqua anticipati in questo racconto... in attesa di Gesù, il Figlio che Dio ha dato al mondo. Una vita non trattenuta per sé, ma donata interamente per gli altri.
Data :1 Luglio 2023
Confessioni di un profeta

Confessioni di un profeta

Gli uomini mettono sigilli ai loro segreti, custodiscono gelosamente antiche ricette. Il Padre invece non ha nascosto nulla. Nascondersi è azione umana dettata dalla paura. Nel segreto della sua preghiera il Figlio dialoga col Padre suo. E il Padre, ogni volta come fosse la prima volta - il principio - lo inviava nel mondo per dire quanto udito. Diceva dunque che l'amore non vuole sacrifici, ma piuttosto la conoscenza. Non serve dunque chiudere alla comprensione. È la conoscenza che infonde fiducia, che scaccia paure. il Figlio del Padre ha voluto conoscere l'esperienza umana, giungendo perfino alla nudità della morte. Ha conosciuto tutto delle creature perché le creature potessero conoscere la volontà del Creatore.
Data :25 Giugno 2023
Diede loro potere (indizi per un corretto esercizio dell’autorità)

Diede loro potere (indizi per un corretto esercizio dell’autorità)

Di questo sfinimento evangelico anche il nostro mondo, il nostro tempo, potrebbe esserne un'ennesima illustrazione. La domanda potrebbe davvero applicarsi ai diversi ambiti della nostra vita: abbiamo ancora bisogno che qualcuno prenda il comando ed eserciti un'autorità? Siamo diventati esperti nel discernere ogni forma di abuso di potere. Di riflesso rischiamo di non voler nemmeno più sapere cosa significhi esercitare autorità. Servono collaboratori all'opera della comunione, della condivisione e non persona che incitano a spartire la preda o il bottino, che viene presentato sempre più magro... il brano di Vangelo per questa domenica è un buon vademecum per chi deve esercitare autorità o poteri e per chi desidera che qualcuno possa guidare sensatamente la vita di un popolo.
Data :18 Giugno 2023
Per sapere quello che abbiamo nel cuore

Per sapere quello che abbiamo nel cuore

Quarant'anni è biblicamente il tempo della prova e della pazienza, pazienza di Dio più che dell'uomo. La prova nel cammino di fede acquista valore: serve per sapere ciò che abbiamo nel cuore. Nelle umane comunioni ci sono i riflessi di questa comunione con Dio di cui gli uomini hanno una qualche nostalgia. E se non sono gli uomini a cercare questa comunione, di certo è Dio stesso che non si stanca di cercarla con noi, nel più profondo di noi stessi. Dare la vita è voce del verbo «fare comunione». 
Data :11 Giugno 2023
Riflessi di una rivelazione

Riflessi di una rivelazione

Non riusciremmo a staccarci dall'idea che unità e identità si possano costruire diversamente che attorno a delle Leggi. Umanamente l'uomo immagina anche la fede come osservanza della Legge, mentre il Signore sa meglio di noi quanto l'uomo sia lento a credere e incostante nel vivere la fedeltà. Ciò che da sempre conta per il Signore stesso è mostrare la sua vicinanza all'uomo. Sarà il Signore stesso a presentarsi, sottraendosi a tutti i nostri tentativi di parlare di Lui. Non smetterà di passarci accanto per essere Colui che s'è presentato come misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco di amore e di fedeltà. È questa divina rivelazione a fare di noi degli essere di relazione.
Data :4 Giugno 2023